Carta d’identità dell’Homo neanderthalensis
Nome scientifico: Homo Neanderthalensis Secondo alcuni studiosi, l’Homo neanderthalensis è una sottoscpecie, ora estinta, di Homo sapiens; secondo altri è una specie differente, forsa evoluta da gruppi di Homo erectus che vissero isolati dagli altri. Le analisi del DNA sui reperti ossei sembrano suggerire che l’Homo sapiens e l’Homo neanderthalensis si siano evoluti separatamente, ma non si può essere sicuri. Quel che si sa, è che per circa 20 mila anni i neanderthalensis hanno vissuto in territori in cui viveva anche l’Homo sapiens sapiens e che si estinsero, mentre i sapiens sapiens divennero l’unica specie umana sul pianeta.
Origine del nome: il nome della specie deriva dal luogo di ritrovamento dei primi resti, la valle di Neander, in Germania
Dove visse: In Europa e Asia; sono stati ritrovati fossili e oggetti in molti paesi Europei, in paesi asiatici e in medio oriente. I confini tracciati dai ritrovamenti di ossa e strumenti disegnano una regione che si estende a sud in Italia fino in Sicilia, a est in Uzbekistan, Irak e Ucraina, a nord in Polonia, Germania e addirittura Galles, a ovest in Portogallo. Ma la Francia sud-occidentale era una delle zone più densamente popolate, ospitando almeno tremila individui di Neanderthal.
Quando visse: fra 250 mila e 40 mila anni fa circa
Aspetto: statura media (1 m e 60 cm), perfettamente eretto, con muscolatura molto robusta e potente, cranio allungato posteriormente e più ampio di quello dell’uomo attuale; studi di pochi anni fa hanno portato all’ipotesi che, in Europa, gli individui neanderthalesi avessero pelle e occhi chiari e capelli rossi; tuttavia, non è escluso che fra individui diversi ci fossero differenze, come tra gli uomini attuali.
Di che cosa si nutriva: era onnivoro, ma si nutriva soprattutto di carne.
Cultura (che cosa sapeva fare, come viveva): lavorava la pietra per costruire utensili, asce, lame, punte e raschiatoi; praticava la caccia e la raccolta; lavorava le pelli di animali e se ne serviva per vestirsi (viveva in zone con clima freddissimo) e per la costruzione di tende o capanne, che costituivano i suoi ripari estivi; le pelli venivano fissate al suolo con pietre o ossa lavorate; in inverno, si riparava in caverne; utilizzava il fuoco, che racchiudeva in cerchi delimitati da pietre; seppelliva i morti in fosse di forma ovale, con un corredo di utensili in pietra, cibo e corna di animali; spesso copriva le sepolture con lastre di pietra, per evitare che gli animali potessero dissotterrare i corpi; alcuni ritrovamenti fanno supporre che deponesse fiori sulle sepolture; utilizzava l’ocra rossa, forse per rituali di tipo religioso; si pensa che abbia costruito il primo strumento musicale intonato, una specie di piccolo flauto relizzato con un osso - un femore d’orso - lavorato, capace di produrre quattro note (lo strumento è stato ritrovato in Slovenia); ora si pensa anche che dipingesse sulle pareti delle caverne.
Fonti:
Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Homo_neanderthalensis
Archeologia.com: http://www.archeologia.com/~pantalica/Neand.htm
Università Bari: http://www.arch.unipi.it/bardi/neandertal.html
ANSA: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/01/12/visualizza_new.html_1672900302.html
La città dell’uomo: http://www.lacittadelluomo.it/pagina_sez02_05b.htm