È possibile utilizzare il denaro per operare il bene comune? L’economista Leonardo Becchetti e il teologo Giovanni Florio, partendo dal monito pronunciato da Gesù sull’impossibilità di servire allo stesso tempo due padroni, nel volume ‘Dio e mammona. Dialogo tra un economista e un biblista su economia, etica e mercato’ affrontano il tema quanto mai attuale del rapporto tra etica ed economia.
Il biblista Florio pone l’accento sulla concezione della povertà di Gesù, affermando che per il Messia l’indigenza non cela “una maledizione divina, ma l’ingiustizia”, e che quindi “ad essa si può e si deve porre rimedio”. Nella visione di Becchetti, l’economista può essere considerato “come un ideatore e scopritore di circoli virtuosi”, nella convinzione che sia possibile “portare all’attenzione dell’opinione pubblica situazioni nelle quali le virtù, la solidarietà, la giustizia, il senso civico, il capitale sociale possono mettere in moto dei percorsi positivi” per far capire “che è possibile costruire un’economia diversa”.
Gli autori partono dal messaggio dei Vangeli (‘Gesù ha detto’) per ritrovare il legame tra i due ambiti che oggi sembrano così lontani, e al cui scollamento viene attribuita la crisi attuale (‘Crisi economica e crisi etica’). Un capitolo è dedicato a ‘Le nuove questioni sociali: povertà, lavoro, inclusione finanziaria, distribuzione della ricchezza’ e un altro al rispetto nei confronti del Creato, strettamente connesso al rispetto dei valori umani (‘L’ambiente: responsabilità sociale e sostenibiltà’).
Segue l’analisi delle possibili alternative per combattere il consumismo e la “cultura dello scarto” contro cui si è scagliato anche papa Francesco, affermando l’importanza della vita umana come “valore primario da rispettare e tutelare”: nei capitoli ‘Alternative economiche e cooperazione’ e ‘Le banche, ma non erano nate per aiutare le persone?’ viene messa in evidenza l’importanza della cooperazione e il ruolo delle banche, in particolare le caratteristiche specifiche delle BCC-CR, “il cui lavoro quotidiano sul territorio è espressione della vocazione per l’economia sociale, vera essenza del Credito Cooperativo”.
Interessanti anche i testi introduttivi del Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Mario Toso (‘Umanizzare il mercato’), e della giornalista Lorettta Napoleoni (‘Insieme per tornare a crescere’), che contengono riflessioni proposte sotto i due diversi punti di vista, quello religioso e quello laico.
MC