E’ una notizia che – al di là dei discorsi oziosi e pretestuosi su gas lacrimogeni o scale arcobaleno – dà la misura del cambiamento più concreto e significativo in corso in Turchia: perché dal 1° settembre l’agenzia di stampa semi-ufficiale (anzi, qualcosa in più di ‘semi’…) Anadolu Ajansı ha iniziato a trasmettere in curdo – in kurmanji e sorani – dalle sedi di Ankara ed Erbil (Iraq settentrionale).
Gli effetti benefici sono due: avanza il processo di accettazione della lingua curda, viene diffuso un punto di vista alternativo rispetto alle agenzia di stampa curde vicine al Pkk e a ideologie estremiste.