Dal 1° gennaio 2013 non sarà più possibile effettuare acquisti pagando con carta di credito in tutti i negozi dello Stato del Vaticano. Lo ha stabilito la Banca d’Italia che ha ordinato alla filiale italiana di Deutsche Bank – che gestisce i pagamenti tramite carta di credito e bancomat nel Vaticano – di disattivare i collegamenti POS installati perché la Santa Sede “non è in linea con le direttive UE in materia di antiriciclaggio“.

La decisione della Banca d’Italia ha colto impreparati tutta la città-stato. Negozi, boutique e benzinai hanno visto smettere di funzionare i loro dispositivi per il pagamento. A riportare la notizia è stato il Corriere della Sera prima che il governatore della Santa Sede confermasse la sospensione del servizio.
La notizia, che ha portato il Vaticano ad essere additato per opacità finanziaria, è passato quasi in secondo piano.
Delle sedici materie “core and key” identificate da Moneyval, su nove il giudizio è stato “conforme o largamente conforme”, mentre sulle altre sette “parzialmente conforme o non conforme”. Il Vaticano ha promesso che diventerà “un partner affidabile della comunità internazionale”.
Nell’attesa Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, ha affermato che il problema del blocco dei pagamenti tramite carta di credito e bancomat è “in via di risoluzione”. “Essendo in corso contatti con diversi erogatori di servizi” ha dichiarato “l’interruzione dovrebbe essere di breve durata.”
Via | Le Monde