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La banca templare

Creato il 22 dicembre 2014 da Csunicorno

Pag. 120: «L’Ordine si inserì pure in questo settore finanziario, grazie alla sua organizzazione militare che garantiva la sicurezza del trasporto di denaro, anche in notevole quantità. Inoltre, la capillarità delle sue precettorie, dislocate sia in Europa che nel vicino Oriente, permetteva al cliente di depositare una somma in una casa occidentale, per poi ritirarla in una domus della Terrasanta, mostrando semplicemente la ricevuta del versamento. Il vantaggio era evidente per entrambi i contraenti: il Tempio entrava nel possesso immediato di denaro contante che poteva essere investito nuovamente, con la certezza che non sarebbe stato richiesto nel breve termine: poteva prestarlo oppure utilizzarlo per restituire il credito di un versamento effettuato in altra precettoria. Dal canto suo, il cliente poteva viaggiare più facilmente, recando con sé solo la ricevuta dell’avvenuta operazione, un pezzo di carta poco interessante per eventuali briganti.
Si parla spesso dell’invenzione dell’assegno da parte dei templari, ma non è esatto; furono piuttosto ideatori della lettera di cambio, il moderno traveller’s cheque. Infatti, nel caso di spostamento fra due stati con sistema monetario differente, la somma versata veniva convertita nella valuta corrente del luogo di restituzione. È superfluo aggiungere che il Tempio guadagnava anche sulla differenza di cambio fra le due monete».


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