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La banda del trucido (dvd)

Creato il 10 marzo 2011 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Labandadeltrucido

Il simpatico ladro anti-violenza soprannominato Monnezza (Tomas Milian), il quale gestisce insieme alla moglie il ristorante La pernacchia, deciso a vendicare un amico ucciso dallo spietato rapinatore Belli (Elio Zamuto) incrocia la propria strada con quella del commissario Ghini (Luc Merenda).

Quello che, inizialmente, non doveva essere altro che un semplice poliziottesco con protagonista il francese Luc Merenda, tra i volti più noti del genere insieme a Maurizio Merli e Franco Gasparri, ha finito per trasformarsi in uno dei tasselli della filmografia milianiana dopo che il mitico “cubano de Roma”, l’anno precedente, aveva riscosso grande successo con Il trucido e lo sbirro di Umberto Lenzi, pellicola attraverso cui, appunto, lanciò il personaggio di Sergio Marazzi detto Monnezza.

Quindi, il film firmato dal compianto specialista del filone Stelvio Massi, che aveva già diretto Milian, due anni prima, in Squadra volante, si struttura in maniera evidente su due distinti percorsi: uno riguardante le indagini di Ghini e l’altro gli sproloqui di Monnezza, che in fatto di volgarità verbali ci va giù pesante.

E, con un cast comprendente anche Mario Brega, il pasoliniano Franco Citti e il Massimo Vanni ricordato per aver concesso anima e corpo al Gargiulo dei vari Squadra e Delitto realizzati da Bruno Corbucci, bisogna dire che i momenti migliori dell’operazione – decisamente inferiore rispetto a quella citata di Lenzi – sono quelli d’azione che vedono protagonista Merenda, girati con il consueto stile asciutto e veloce del neanche troppo esaltante Massi.

D’altra parte, tra sparatorie e scazzottate, non è certo il movimento a mancare nel corso dei circa 95 minuti di visione che l’attivissima cineKult, attenta alla riscoperta della nostra celluloide di genere che fu, sforna in dvd corredati di sezione extra comprendente il trailer, una galleria fotografica e venti minuti d’interviste odierne ai due protagonisti.

Francesco Lomuscio


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