Magazine Per Lei

La Baronessa

Creato il 24 gennaio 2012 da Ladybug
Quando il Barone Rosso aveva circa venticinque anni, decise che doveva andarsene dalla sua città.Nonostante gli innumerevoli tentativi, di trovare un lavoro decente non se ne parlava proprio, così quando gli giunse la proposta di un lavoro in Namibia, deve aver pensato: “sono giovane, non ho famiglia e ho l’irrequietezza e la voglia di viaggiare tipica dei sagittari come me. Perché non partire?” e in men che non si dica si ritrovò a bordo di un aereo che in poche ore lo avrebbe portato, fra zebre e giraffe, verso una nuova vita. E ancora non sapeva quanto effettivamente sarebbe cambiata.Poi, si sa come vanno le cose quando si è giovani. Come è facile fare amicizia. E lo è ancora di più quando si vive in un compound chiuso e inaccessibile, dove tutti quelli che lo abitano sono italiani, giovani e lontani da casa come lo era lui. Così è un attimo frequentarsi, farsi compagnia, cenare insieme. E fu durante una di queste cene, che il Barone, sfogliando distratto quasi più per educazione che per reale interesse, un album di nozze, rimase colpito dalla testimone della sposa. Da quel momento, tutto è successo quasi per scherzo, come è normale che sia tra due ragazzi di vent’anni. Il Barone che decide di corteggiarla e le manda un mazzo di fiori; lei che li riceve e si chiede “ma questo che vuole?”, ma dentro di sé sorride lusingata e ringrazia. Lui che torna in Italia per una sola settimana e le chiede di incontrarla perché la vuole conoscere. E poi uno scambio di lettere, tante da formare una piccola torre che ancora giace custodita gelosamente in un cassetto, scritte sulla carta sottile della posta aerea di allora con le buste dai bordi a striscioline blu e rosse. Lettere che restavano bloccate per giorni chissà dove e poi arrivavano a due o tre contemporaneamente. E telefonate in teleselezione, solo una a settimana, perché di più era impossibile.Fino a che lei, una mattina si svegliò e decise: io parto. Parto e vado a stare in Namibia con lui.E fu così che, colei che poi divenne la Baronessa, sbarcò in Africa, adattandosi ad un anno di vita spartana e selvaggia, ma rimanendo sempre uguale a sé stessa. Con le borse coordinate alle scarpe e il foulard nei capelli per non rovinare la piega (dove ci fosse un parrucchiere in quella zona resta a tutt’oggi un mistero).Piccola, minuta, bionda e impeccabile. Di nobili origini e modi eleganti. E lei è così ancora adesso: piccola, bionda e minuta e senza una capello fuori posto. Con le scarpe e la borsa sempre coordinate e una collezione di foulard rigorosamente Hermès custoditi amorevolmente nel cassetto.Che sentenzia inorridita che l’estate è una stagione ciabattona, tutti con le infradito e il perizoma in bella mostra. Che se non la conosci pensi che sia una stronza senza cuore, altezzosa, snob, severa e intollerante.Ma che invece è tutto il contrario di quello che sembra.Sensibile e ironica, intelligente e spiritosa. Sempre pronta a confrontarsi, a mettersi in discussione, a dire “scusa ho sbagliato” se necessario. Coraggiosa. Che quando prende una decisione non torna indietro.E soprattutto una donna che ha messo la sua famiglia al primo posto e tutto il resto dopo. La Baronessa è mia madre, nonché la fashion nonna di Pulcetta.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine