La “battaglia di Istanbul” vista dalla rete

La battaglia di Istanbul, cominciata per difendere il parco di Gezi e dei suoi 600 alberi, ha assunto aspetti drammatici che poco spazio trovano sui media tradizionali e che, invece, nella rete si diffondono attraverso i social network i quali diventano, come già durante la primavera araba, il canale di informazione più diretto, l’osservatorio privilegiato, la fonte più immediata di notizie altrimenti ignorate.
Noi di Tabule Rase abbiamo spulciato tra blog e profili twitter e facebook ed ecco cosa ne è venuto fuori:

-Il coreografo Erdem Gunduz (a sinistra della foto) è rimasto immobile per più di 5 ore in piazza Taksim davanti al ritratto del fondatore della Turchia laica moderna Mustafa Kemal Ataturk.Erdem è stato raggiunto da altri oppositori, tutti immobili accanto a lui, con lo sguardo rivolto verso Ataturk.La notizia della PROTESTA DELL’ UOMO IN PIEDI è rimbalzata subito in Rete e in altri quartieri di Istanbul e di altre città .Tantissime persone si sono fermate per la strada e nelle piazze in luoghi simbolo. Foto della protesta sulla pagina FB di Ataturk (18 giugno 2013)

- Le migliaia di persone presenti al funerale di Ethem Sarısülük, il ragazzo 26enne ucciso durante i primi scontri, sono state violentemente attaccate dalla polizia di Ankara. (16 giugno 2013) Fonte
-Il Comune di Ankara ha interrotto i servizi di trasporto pubblico per ostacolare la partecipazione al funerale. (16 giugno 2013)
- La polizia ha attaccato duramente con varie sostanze chimiche, proiettili di gomma e cannoni ad acqua mescolata con una non identificata sostanza acida (15 giugno 2013) Video
- Infermerie e ospedali sono stati attaccati e distrutti senza pietà, medici volontari arrestati. (15 giugno 2013) foto
- Le famiglie dei “fermati” dalla polizie non sanno dove sono stati trasportati dalla polizia i propri congiunti (15 e 16 giugno 2013)
- Alcuni membri del parlamento sono stati aggrediti dalla polizia a Istanbul. (15 giugno 2013)

Ricordiamoci che, come ha scritto lo scrittore Erri De Luca sul suo profilo facebook, “La battaglia di Istanbul è per è per allargare il respiro e per la custodia del sorriso”

Resistanbul!

(AMR)