Magazine Diario personale
Punto primo piove.
Punto secondo devo ancora andare a prendere l'ometto a scuola.
Punto terzo devo fare la spesa.
Ho cercato un calzolaio per vicoli e stradine che non avevo mai visto.
Chiedendo ai negozianti del quartiere ricevo come risposta una cosa del tipo 'difficile che riesca a trovarlo qui'.
Per me che vengo dalla provincia il calzolaio è una sorta di istituzione.
Ma dove sono finiti gli artigiani? Quelli rintanati nelle loro piccole botteghe che davano il sapore della cura e dell'attenzione alle tue cose rotte? La sarta, il tappezziere...che nostalgia!
Ma come fanno a scomparire questi beni dell'umanità, dovrebbero essere protetti dall'Unesco. Vogliamo parlare dell'orlo ai pantaloni o delle fodere delle giacche che si strappano e dei pantaloni che si rompono proprio lì!? E che non sai mai dove andare a cercare un sarto?
Alla fine arrivo in una stradina dove chiedendo e richiedendo finalmente mi dicono dove trovare il calzolaio. Non lo vedo subito. Per questo faccio avanti e indietro prima di fare capolino dentro questo negozio che è l'unico che risponde alle indicazioni che mi hanno dato. E lo trovo.
Il calzolaio (troppo giovane per rispondere al calzolaio delle mie fantasie) è praticamente ospite dentro questo negozio con il suo laboratorio che si trova nel sottoscala.
Vedi che non ci sono più le botteghe di una volta, uffa!
La mie scarpe si presentano subito come un caso complicato. E io che speravo nel day hospital! Il ricovero sarà lungo lì ma non posso lasciarle. Ho solo quelle ai piedi. Penso allora ad un segno divino: devo comprarmi un paio di scarpe nuove così posso lasciare queste. Ok. Procedo. Entro in un negozio che conosco e che ha sempre scarpe che mi piacciono. Le vedo. Sono loro le prossime che i miei pieducci calzeranno. Chiedo la misura. Bene c'è ma le sta provando una ragazza. Aspetto. Lei mi guarda. Capisce che come un falco sono appostata in attesa della preda. Prende tempo. Io comincio a recitare la parte della disinteressata e chiedo di provarne un altro paio. Creo un diversivo. Ma lei non ci casca. Le compra. Ecco. Dopo le scarpe rotte cado anche in depressione da mancato acquisto di oggetto del desiderio. Andrò a prendere l'ometto con le scarpe tutte rotte come la canzoncina, si quella della befana..'la befana vien di notte con le scarpe tutte rotte'. E dopo lo scroscio di poggia e i capelli simil spazzolone del bagno io e la befana cominciamo ad avere delle affinità.
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