L'ex direttore si è svegliato e, come una bestia aliena dei film di fantascienza degli anni cinquanta, ha iniziato la sua opera fagocitatrice.
Ha cominciato a vomitare materiale verso il pomeriggio di ieri e, per la sera, già aspettava qualche impaginato.
Ora ha scoperto anche skype, cosa che per un ligure-piemontese come lui non può che rappresentare la conrucopia dell'abbondanza. Mi chiama ogni mezz'ora circa, ora per mandare materiale, ora per sollecitare. Ma è diventato vecchio e più arruffone di quanto non fosse qualche anno fa. Molte fotografie, che dovrebbero essere in alta risoluzione, sono spesso malamente ricampionate, quindi inaccettabili per un'azienda che fa delle tv 3D e HD il suo cavallo di battaglia. I testi insufficienti a coprire la lunghezza dei servizi, gli schizzi degli impaginati inverosimili e quasi impossibili da rispettare.
Forse anch'io sono diventato vecchio e, come tutti i vecchi, impiego il doppio del tempo a fare le cose. Forse sarà anche la ruggine accumulata in tutti questi mesi di inattività. Il fatto è che ho paura. Paura di non riuscire a produrre un lavoro qualitativo, paura di essere troppo lento, paura di essermi fossilizzato in una creatività antica.
Ma non mi dò certo per vinto e, proprio per questo, ora è tempo che torni al lavoro.