È una verità universalmente riconosciuta, che un titolo contenente la parola “donne” induca, nel consumatore medio, la fuga, la noia o il disinteresse; che si tema la melensaggine, la tematica o le modalità narrative, il ventaglio di reazioni possibili non supera la fugacità di un’occhiata.
Al di là dell’ironia, liquidare “La biblioteca delle donne” come una mera collezione di testi “al femminile” costituirebbe un’ingenua semplificazione; ci si troverà davanti, invece, un interessante libro nel libro, dove le immagini dei romanzi scorrono nella vita, altrettanto romanzesca, di chi ha creato i microcosmi nei quali le eroine si muovono.
A volte empatiche, a volte discordanti, altre animate da sentimenti di rivalsa: atteggiamenti molteplici animano le scrittrici, e la scelta di raggruppare ogni eroina in un preciso, identificante stato d’animo/qualità/caratteristica (l’io, la fede, la felicità, la dignità, i legami familiari, l’indulgenza, lo spirito battagliero, la compassione, la semplicità, la costanza, l’ambizione, la magia) contribuisce a umanizzare le “figlie di carta” di donne reali, vere, forse infelici e ricche, quasi sempre, solo di tormenti personali (la lotta di Colette per ottenere il riconoscimento pubblico della propria opera, la spregiudicatezza amorosa di Frances Hodgson Burnett, la difficile infanzia di Laura Ingalls Wilder…).
Si esplorerà, ancora, un’inesauribile antologia cui attingere per trovare inestimabili risorse di narrativa, da riscoprire o da incontrare per la prima volta; ad ogni eroina, infatti, corrispondono diverse età della vita, e rileggere Lizzy Bennet, Anna Shirley, Claudine, Rossella O’Hara, Scout Finch (solo per citarne alcune) a sedici o sessant’anni può cambiare l’ottica e le sensazioni ricevute.
Si comprenderà, infine, l’essenza di una raccolta che è come un albero, sulla cui chioma brillano i fiori delle eroine le quali, seppur cristallizzate nel loro tempo cartaceo, hanno segnato il destino di chi le ha create e di chi vive, insieme a loro, i desideri, le paure e le realtà connesse all’essere donna; le radici dell’albero, infatti, affondano in profondità nelle necessità quotidiane, e costituiscono un’importante risorsa cui attingere, ogni volta che si abbia bisogno di conforto, fiducia o motivazione, con passione, coraggio e umanità.
di Serena Pagliaro
IBD
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La biblioteca delle donne
Autore: Erin Blakemore
Orme Editori- pp.gg. 190- euro 16,50- 2011