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La Bielorussia smentisce l’oscuramento del web

Creato il 08 gennaio 2012 da Alessandroronga @alexronga
La Bielorussia smentisce l’oscuramento del web

La Piazza della Vittoria a Minsk

L’accesso ai siti web, inclusi quelli stranieri, non è precluso ai cittadini bielorussi: lo sostiene un comunicato ufficiale del governo di Minsk diffuso dall’agenzia ufficiale BelTA, che smentisce le notizie rilanciate alcuni giorni fa da numerosi mass-media occidentali, secondo i quali in Bielorussia la navigazione sui siti web stranieri sarebbe diventata oggetto di sanzione dal 6 gennaio 2012, in concomitanza con l’entrata in vigore di un decreto varato dal presidente Aleksandr Lukhashenko sull’utilizzo di internet. La nota precisa che da venerdì è stata introdotta nel Paese una responsabilità amministrativa, che prevede una multa in caso di violazione delle norme sull’utilizzo del web introdotte dal decreto presidenziale dello scorso febbraio.

La censura riguarderebbe, in sostanza, solo contenuti relativi ad attività illecite quali traffico di esseri umani, pornografia, istigazione alla violenza, e simili, (come riportato dal comunicato governativo): si tratterebbe, in pratica, dell’attuazione di una disposizione, che avrebbe come fine quello di creare – si legge nella nota – “condizioni favorevoli per le entità economiche Bielorussia, al fine di rendere trasparenti le transazioni on-line e di tutelare gli utenti bielorussi da contenuti di natura illecita”. Minsk ha sottolineato che la  nuova legge non riguarderà l’attività degli operatori economici bielorussi che utilizzano internet per la vendita dei beni e servizi all’estero attraverso reti web straniere, ma gli stessi potranno essere invece passibili di sanzioni, se non utilizzeranno la rete internet nazionale per le transazioni svolte in patria.

Proprio questa marcata distinzione tra le infrastrutture web nazionali e quelle estere ha suscitato allarme tra gli internauti: in particolare, blogger e giornalisti hanno avanzato l’ipotesi che le norme sulla regolamentazione del web abbiano come reale obiettivo quello di impedire ai bielorussi lo scambio di informazioni attraverso blog e social network presenti su server occidentali.


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