La bionda e il cagnolino
di Iannozzi Giuseppe aka King Lear
Una signora con una cagnolina sta pagando alla cassa i libri, dei paperback con lo sconto del 25 per cento.
Chiede alla commessa se le può fare dei pacchettini regalo.
Mentre aspetto mi guardo intorno con aria piuttosto annoiata.
La signora discute con la bella cassiera bionda, io invece ho fretta di squagliarmela: non amo granché far la coda e men che meno sentire, mio malgrado, le chiacchiere altrui.
Sento qualcosa che mi striscia fra le gambe.
E’ una cagnolina, bianca come una nuvoletta. E’ così piccola e carina che la si potrebbe scambiare per un peluche.
Sta annusando le mie scarpe.
Mi chino e mi trovo davanti il suo musetto simpatico.
Le do una grattatina sotto il mento, in cambio ricevo una leccatina sulla mano da una lingua piccola e rosa. Senza pensarci su due volte le faccio un paio di carezze sulla testolina.
La cagnolina punta i suoi occhietti neri di velluto su di me e mi rifila un’altra leccatina.
Sono divertito. E’ un vero spasso.
Quando però provo a dargli un’altra carezza, mi salta in grembo: pesa niente ma è morbida, calda e palpitante di vita.
Un po’ mi spiace quando la signora prende in braccio la cagnolina e saluta. La saluto anch’io: “Ciao, bellezza”.
La cassiera subito mi fa: “Grazie”.
Credeva mi riferissi a lei. Glielo lascio credere, tanto più che anche lei è bella, molto bella, e bionda per giunta.
Mi serve con grande cortesia e un sorriso che è una promessa di felicità.