I reperti e la situla in bronzo rinvenuti in Svezia
(Foto: Corsera)
Il grog dei Goti era composto da miele, mirtillo, mirto di torbiera, mirtillo rosso, achillea, ginepro, resina di betulla, cereali (grano, orzo, segale) e un pò di vino proveniente dalla calda Europa meridionale. La bevanda aveva anche uso medicamentoso ed era abbastanza simile a quella che oggi viene chiamata Gotlandsdricka, prodotta nell'isola di Gotland.
A fare la scoperta sono stati gli archeologi dell'Università della Pennsylvania guidati dal Professor Patrick Mc Govern, attraverso scavi fatti in vari siti dell'Età del bronzo e del Ferro sparsi tra Danimarca e Svezia Meridionale, risalenti ad un periodo compreso fra il 1500-1300 a.C. e il I secolo d.C.. Gli archeologi hanno anche documentato un certo commercio di vino con il Sud Europa risalente al 1100 a.C..
Gli scavi più antichi sono quelli di Nandrup, Danimarca nordoccidentale. Qui è stata scoperta una tomba del 1500-1300 a.C., appartenente ad un principe guerriero sepolto in una bara di quercia con la sua spada di bronzo, un'ascia da battaglia e boccali in ceramica, all'interno dei quali sono stati ritrovati dei residui scuri. Questi residui sono stati analizzati ed hanno consentito di individuare gli anzidetti componenti. Altri residui analoghi sono stati scoperti sempre in Danimarca, in un setaccio in bronzo del 1100-500 a.C. ritrovato a Kostraede, vicino Copenaghen; in una situla in bronzo risalente al 200 a.C. ritrovata in una sepoltura femminile sull'isola di Lolland. La situla era parte del corredo di una donna di origine romana e si trovava nella mano destra della defunta.
Il Professor McGovern ritiene che con il tempo l'importazione del vino dall'Europa Meridionale finì per soppiantare la produzione e il consumo del grog nordico il quale, però, non scomparve del tutto. Molti ingredienti del grog entrarono a far parte della birra di betulla e vennero inseriti tra gli aromatizzanti della birra medioevale chiamata gruit.