Nei giorni scorsi ero tentata di andare in un supermercato e comprare una colomba: era la cosa più semplice da fare permetter metterla in tavola oggi, per il pranzo di Pasqua. E invece, benché sappia che la sua preparazione non è affatto semplice perché richiede più fasi di lievitazione mi sono cimentata con la paura di non farcela e invece… eccola qua soffice e morbida…
la colomba…
Ingredienti per l’impasto: 250 gr. di farina 0, 75 gr. di zucchero, 3 uova, 100 ml. di latte tiepido, 60 gr. di burro, 25 gr. di lievito, frutta candita, 1 bustina di vanillina, sale.
Ingredienti per la glassa: 1 albume, 1 cucchiaio di zucchero, mandorle sgusciate e granella di zucchero.
In una ciotola faccio sciogliere il lievito di birra in un po’ di latte tiepido e poco alla volta aggiungo 80 gr di farina. Mescolo bene e lascio lievitare l’impasto per un’ora. Passata l’ora di lievitazione, aggiungo metà dello zucchero, 1 tuorlo e la restante acqua tiepida, lavoro bene, quindi aggiungo altri 80 gr. di farina, lavoro bene l’impasto e lo faccio lievitare per un’altra ora.
Riprendo l’impasto aggiungo la farina e lo zucchero rimanenti ed un tuorlo. Lavoro bene il composto aggiungendo anche un pizzico di sale e 40 gr di burro, precedentemente ammorbidito. Quando la pasta è bene amalgamata, la metto in una ciotola infarinata, la copro con un panno e la faccio lievitare per 12 ore. Lavoro di nuovo bene l’ impasto, aggiungo i canditi, un tuorlo, la scorza di arancia grattugiata, la vanillina, il restante burro e lavoro bene l’impasto.
Quando è ben lavorato lo metto in uno stampo da colomba e lo faccio lievitare per altre 12 ore. In una ciotola monto un albume con lo zucchero e con questa glassa ricopro la colomba; la decoro con le mandorle non pelate e la granella di zucchero e la metto in forno già caldo, coperta con un foglio di carta forno, a 200° per 10 minuti, poi a 180°per altri 30 minuti.
la colomba
Alcune curiosità…
Le leggende sulla sua origine sono molteplici, una di queste la fa risalire all’epoca longobarda, quando re Alboino, durante l’assedio di Pavia, si vide offrire un pan dolce a forma di colomba in segno di pace.
L’origine è in realtà più prosaica e legata ad un’esigenza prettamente industriale: sfruttare i macchinari adoperati nella produzione di panettone e pandoro. Fu per questo motivo, infatti, che nei primi anni del ‘900, la Motta ebbe l’idea di preparare un dolce simile al panettone, ma destinato alla Pasqua.