Si chiamerà ‘Modigliani’s Genuine Fake Heads’ (‘Le vere false teste di Modiglianì) il docu-film che racconterà la storia della beffa delle tre sculture ripescate dai canali medicei di Livorno e attribuite all’artista Amedeo Modigliani.
Secondo la leggenda popolare l’artista avrebbe gettato, in un impeto di rabbia, le teste appena scolpite, nel Fosso Reale dopo averle mostrate ad amici che le avrebbero derise. Nell’84 il Comune prese la decisione di dragare i canali alla ricerca delle “teste” dell’artista livornese, da qui il via allo scherzo dei tre ventenni che in una notte armati di arnesi da carpentiere realizzarono delle false sculture in pietra simile allo stile di Modigliani e le gettarono nel canale.
Le tre teste (due scoperte il 24 luglio e la terza il 10 agosto) furono un vero trionfo per gli addetti ai lavori e sulla loro autenticità si pronunciarono periti e critici.
Lo scherzo che fece il giro del mondo mise in crisi l’amministrazione comunale e parte del mondo dell’arte.
La storia è complicata ed è molto interessante, non perché insegna qualcosa sullo stile espressivo di Modigliani, ma perché insegna molto su quanto è complesso e a volte “sporco” il mondo dell’arte.Dobbiamo renderci conto che al di là della capacità artistica, dono ritenuto divino fino al Romanticismo, ci sono anche soldi, carriere e potere che si costruiscono indipendentemente dalle esigenze dell’arte in sé.
E’ necessario inoltre domandarsi chi decide i canoni estetici del “bello” oggi?
La critica d’arte impone al pubblico tutto ciò che essa considera valido e degno di nota. Il pubblico è considerato come una massa amorfa, incapace di giudicare senza la guida di ‘color che sanno. In realtà tutta l’arte contemporanea è uno grande e a volte speculativo fenomeno di élite, ad uso e consumo degli intellettuali.C’è da domandarsi se l’autentica arte moderna destinata alle masse non vada riconosciuta nella Tv, nel cinema, nei fumetti e nei manifesti pubblicitari?
Il documentario storico sarà girato dal regista fiorentino Giovanni Donfrancesco, che ha incontrato i tre ‘ex ventenni’ : Pietro Luridiana, Michele Ghelarducci e Pierfrancesco Ferrucci.
Il video durerà un’ora, sarà finanziato da case di produzione italiane e francesi e sarà trasmesso sul circuito Arte, la televisione franco-tedesca che si occupa di cultura. Il documentario dovrebbe essere visibile in Italia su alcuni canali tematici satellitari.