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La Canzone di Orlando di Roversi e Dalla

Creato il 18 marzo 2012 da Angeloferito
La Canzone di Orlando di Roversi e Dalla   Copertina dell'Album "Il giorno aveva cinque teste" 1973
Accade che la morte di un artista serva a rilanciare la sua figura e questo rilancio di attenzione si rivela una riscoperta con il riscontro di una maggiore vendita delle opere. Nel caso dei cantani il risultato è una postuma scalata nelle vendite discografiche. Anche l'improvvisa morte di Lucio Dalla ha significato una nuova "riscoperta" popolarità del geniale e sperimentale cantautore bolognese, dimostrata dal ritorno di Dalla  in vetta alla classifica italuiana degli album più venduti con ben otto suoi titoli.
La popolarità delle sue canzoni è riemersa tra le diverse generazioni che hannoa ccompagnato il successo commerciale di Lucio con  ricordi e situazioni legate a una  colonna sonora lunga cinquant'anni.
Accanto alla popolarità inevitabilmente commerciale, Lucio ha sempre coltivato anche una vena artistica sempre nuova, originale, aperta alle sperimentazioni di ogni tipo, anche linguistiche oltre che sonore. E lo ha fatto avvalendosi anche di poeti raffinati e colti come Roberto Roversi che firmò per lui  tre Album negli anni settanta. Il  primo di questi Album si chiude con una breve canzone bella e misteriosa, intitolata "La canzone di Orlando".
Il titolo e il contesto alludano chiaramente alla morte del leggendario paladino francese di Carlo Magno, ucciso in un agguato e con accanto l'arco, la freccia, la spada, il cavallo... La prova di una ricerca musicale che  apre un'avventura artistica, umana, spirituale, filologica...Si perchè il testo resta sibillino. Chi è e a cosa rimanda "Anser anser che va..."?
La Canzone di Orlando di Roversi e Dalla   La morte di Orlando in una miniatura di Jean Fouquet (XV sec)
"Se tutti i monti fossero seminati a grano,
se i cavalli in branco ritornassero al piano,
volando tra erbe e fiori,
io raccontando i miei amori avrei ancora vent'anni.
Anser anser che và.
Ma nevica sulla mia mano
e il mio cavallo è ormai lontano,
notte e nebbia negli occhi,
il ferro sui miei ginocchi,
arco e freccia non scocchi.
Anser anser che và.
Acqua di luce alla foce,
con una corsa veloce,
bagnami con un sorriso solo.
Se i monti sono foreste e le strade nelle ,
io mi fermerò in volo.
E potrò raccontare la mia vita passata e ti saprò aspettare.
Anser anser che và
Tu, luce che vai alla foce
Con una corsa veloce,
Bagnami con un riso solo;
Se i monti sono foreste
E le strade nelle tempeste
Io mi fermerò nel volo:
E potrò raccontare
La mia vita passata
E ti saprò aspettare.
Anser anser che va.
(Roberto Roversi )
                                   La versione in studio de "La canzone di Orlando" 

 La canzone fu ripoposta nell'Album live con De Gregori, "Banana Republic" ; riconoscibile la voce dell'amico cantautore nel ritornello.
La Canzone di Orlando di Roversi e Dalla   Mario Bassi, Orlando morente con il suo cavallo
Il poema  di Orlando ha ispirato anche Mario Bassi che a questa leggendaria figura ha dedicato il lavoro di una suggestiva scultura in vetro di resina ad altezza naturale, visibile sul luogo mitico di Roncisvalle. Una testimonianza di arte e fede essendo l'opera posta sulla via di transito dell'antichissimo pellegrinagio di Santiago di Compostela.
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