Della serie “le cattive abitudini non muoiono mai.. e nemmeno i kg di troppo!”. Nonostante il fatto che abbia deciso solo recentemente di buttarmi nella moda etica ed ecosostenibile, non ho mai messo da parte mestolo e forchetta. E la bilancia lo conferma. Ma se sapeste il motivo dei miei peccati di gola allora non potreste darmi contro.
Dopo aver cercato per le vie infinite del web ed aver contattato chunque conoscessi con origini napoletane (oh, io non lo sapevo che la caprese è campana..mica posso essere crocifissa per questo, o no?!) mi sono lanciata in un mix di dritte, reminescenze e follia culinaria.
Detto questo, sono lieta di presentarvi la CAPRESE TAROCCA!
INGREDIENTI:
- 250 gr di farina di mandorle
- 50 gr di farina 00
- 200 gr di zucchero
- 150 gr di burro
- 5 uova (se sono grandi ne bastano pure 4.. ma dato che più son grandi più son vecchie… facciamo 5 piccole e via!ahaha)
- 1/2 bustina di lievito
- 250 gr di cacao in polvere
PROCEDIMENTO: ho usato il “metodo americano”, cioè prima tutto il secco e poi i liquidi. Unite le farine, il cioccolato, il lievito e lo zucchero e mischi bene. Aggiungere il burro (bello sciolto) ed iniziate a lavorare il composto. Per il burro, in realtà, ho usato 100gr (ne avevo comprato poco..uhuhuhuh) ed ho aggiunto mezzo bicchiere di latte (altrimenti non lega l’impasto); con l’occasione ho cercato di ridurre un po’ i grassi.. la prossima volta proverò con meno burro e più più yogurt! Separate le uova e montate a neve (con un pizzico di sale) la chaira. Unite i rossi all’impasto. Per ultimo unite la chiara montata all’impasto, cercando di non smontarla, e buttate tutto al forno prima per 10 minuti a 200° e poi per 30 minuti a 170°.
PS: il dolce godurioso che il ristorante ci propose aveva anche uno strato interno di farcia cioccolatosa. Per questa prova ho preferito far evitare un principio d’infarto a chi ha assaggiato la mia versione, ma se voi amate il rischio e la ciccionaggine pura fatevi sotto!
PPS: la foto non è un granchè ma ho dovuto farla di corsa col il celulare prima che il dolce finisse del tutto. Fidatevi, è davvero buona!