La carica dei numeri

Creato il 01 febbraio 2011 da Fabio1983
Io, per Sfera pubblica
Parliamo di numeri. Anzi, di percentuali. Dall'annuale 'Rapporto Italia' dell'Eurispes (presentato a Roma il 28 gennaio) emerge che nell'ultimo triennio la fiducia dei cittadini nei confronti del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è in costante crescita passando “dal 62,1% del 2009 al 67,9% del 2010 sino a raggiungere il 68,2% di quest’anno”. Al contrario è in netto calo la fiducia nel governo. “Solo il 14,6% si dichiara molto o abbastanza fiducioso nel Governo; l’84,2% afferma di avere poca o nessuna fiducia e l’1,2% non sa esprimere un giudizio al riguardo o non risponde”. “Nel 2009 – si apprende ancora – i fiduciosi raggiungevano la quota del 27,7% che nel 2010 si riduceva di un punto percentuale passando al 26,7%. Quest’anno il governo perde ben 12,1 punti percentuali raggiungendo il 14,6% attuale, che è tra l’altro il risultato peggiore nella serie storica dal 2004”.
I dati dell'Eurispes cozzano leggermente – ma vanno tenute presenti le diverse variabili che caratterizzano le indagini dei vari istituti di ricerca – con quelli più immediati di Mannheimer resi noti sulle pagine del Corriere della Sera pochi giorni fa. Il giudizio positivo sul governo supera di poco il 30%, ma non registra cali evidenti rispetto alle precedenti rilevazioni. Stavolta, però (e a dispetto di quanto osservato la scorsa settimana), il premier ha dalla sua, totalmente, il 27,5% cento degli italiani mentre un buon 70% afferma di avere poca o pochissima fiducia.
Non è del tutto improbabile che il caso Ruby stia facendo leva. Ma il governo, nonostante ciò, sembra intenzionato a procedere imperterrito nella propria opera. Per farlo, Berlusconi ha seguito nelle ultime ora una chiara strategia di 'stop and go'.
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