Magazine Attualità

La carne: alimento fondamentale per i più piccoli

Da Federico

Quando passare alla carne fresca? In che momento della loro crescita i neonati possono ingerirla tranquillamente? Per tentare di dare risposta a queste domande si sono confrontati diversi studiosi, pediatri ed esperti di alimentazione. L’obiettivo è stato quello di dare indicazioni precise ai genitori in modo tale da non incappare in problematiche o disturbi dell’alimentazione.

Assodato che la carne non deve mai mancare ai neonati, sia nella forma bianca che in quella rossa, è importante sapere che durante lo svezzamento essa deve essere data con cautela ed in modo graduale così da evitare eventuali intolleranze alimentari. Ciò significa che il piccolo deve iniziare a mangiare i vari tipi di carne bianca (tacchino, coniglio e agnello) per passare dopo qualche mese alle carni rosse. Per il prosciutto cotto magro bisognerà attendere l’ottavo mese circa mentre per tutti gli altri salumi occorre invece aspettare almeno i due anni di età.

La gradualità è uno degli aspetti fondamentali: l’organismo del bimbo deve avere il tempo di assimilare il nuovo alimento, farlo proprio ed essere in grado di digerirlo. E’ importante anche alternare i vari tipi di carne. Naturalmente in questa prima fase di vita si fa riferimento a carni liofilizzate, molto più facilmente assimilabili dall’apparato digestivo del piccolo.

Il passaggio alla carne fresca può essere effettuato sicuramente dopo il primo anno di età ma dipende da diversi fattori che riguardano sia il bimbo che il prodotto. E’ consigliabile consultare un pediatria per valutare se il piccolo è “pronto” mentre, per quanto riguarda al tipologia di carne, questa deve essere di provenienza sicura, di taglio magro e senza grasso.

Originale su La carne: alimento fondamentale per i più piccoli


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog