Era una casa molto carina,
senza soffitto senza cucina,
non si poteva entrare dentro
in quella casa non c'era il tetto
(La casa - Sergio Endrigo)
Chissà se Sergio Endrigo voleva raccontare il post-terremoto in musica. Chissà se questa canzone era una sorta di denuncia originale di quello a cui molti terremotati sono costretti a vivere: la perdita della casa!
Oggi è il giorno in cui si celebra il lutto per i morti del terremoto in Emilia e quasi a voler ricordare che è lui il protagonista, il terremoto ha di nuovo fatto la sua comparsa nella tarda serata di ieri.
Qualche giorno fa, sdraiato sul divano di casa mia guardavo il soffitto e pensavo: pensa se crollasse tutto. Pensa se domattina mi svegliassi e queste pareti vedessero il sole, il vento..la pioggia! Con tutti i sacrifici che faccio per pagare il mutuo, ritrovarmi di colpo senza nulla sarebbe davvero una tragedia. E lo sconforto aumenterebbe certo perchè la sensazione di essere abbandonati dalle istituzioni è in questi casi più tragico ancora.
Ieri sono rimasto colpito da un'intervista ad un signore emiliano che parlava di casa sua: "Pensavo che avrei trascorso la parte finale della mia vita in quel colosso d'argilla. Ora che è veramente un colosso d'argilla, scoperchiata e priva di pareti ho capito che lì non tornerò più a vivere. Per cui dovrò cercare una nuova sistemazione".
Tristezza, sconforto, ma anche voglia di guardare avanti.
Amoon