La marchesa Casati non è nuova nelle storie di Vanna Vinci. L’avevamo conosciuta infatti come spirito guida per la protagonista Gilla in Gatti neri, cani bianchi e la ritroviamo oggi in La Casati. La musa egoista, volume dedicato completamente a lei.
Il fascino della marchesa Casati ha attraversato il tempo con la sua aura intensa e piena tanto di fascino quanto di mistero; basta digitare il suo nome su google e subito appaiono numerose pagine su di lei, ma è altrettanto evidente che il suo unico obiettivo è stato inseguire il sogno di divenire un’opera d’arte. Per raggiungere questo traguardo non usò altro che sé stessa, senza produrre di fatto nulla di suo pugno. Una volta scomparsa, non restò niente se non i ricordi che hanno lasciato artisti, fotografi, scrittori di cui fu amica e musa ispiratrice.
Appare quindi evidente il grande lavoro di ricerca, di cui l’autrice ci ha già raccontato in un’intervista, e ancora più complicato deve essere stato provare a far trapelare qualcosa di questa figura. Vanna Vinci riesce in qualche modo a lasciarci un ritratto di Luisa Casati che non snatura o forza il personaggio. Tuttavia, alla fine del libro resta addosso la sensazione di non aver capito fino in fondo chi sia stata realmente la protagonista, di cui vengono raccontate le gesta, ma non il carattere o i pensieri più profondi. Viene fuori così un racconto a episodi, che, grazie anche alla scelta di evitare la narrazione in prima persona, rimane fedele a quello che Luisa Casati fece trapelare di sé, ovvero quasi niente.Appare molto coerente l’uso del tratto del pastello che buca la pagina, spezzando la delicatezza dell’acquerello e mettendo in evidenza quelli che furono i tratti distintivi dell’immagine della marchesa: gli occhi bistrati di nero, i capelli tinti di rosso, l’abbigliamento eccentrico.
Una figura come quella di Luisa Casati oggi non potrebbe esistere per molte ragioni di cui non è importante parlare in questa sede, ma è interessante come Vanna Vinci abbia dipinto in modo notevole non solo una figura di donna, ma anche la cosiddetta Belle Époque, che diede vita a personaggi unici, oggi difficili da immaginare.
Abbiamo parlato di:
La Casati. La musa egoista
Vanna Vinci
Rizzoli Lizard, 2013
96 pagine, cartonato, colori – 17,00 €
ISBN: 978-8817065566
Etichette associate:
Vanna VinciRizzoli LizardIn Evidenza