Qui di seguito un riassunto ed alcuni stralci tradotti dall'articolo Japan's deadly game of nuclear roulette, scritto da Leuren Moret, e pubblicato il 23 maggio 2004 sull'edizione on line del giornale Japan Times.
Si tratta di un articolo scritto quasi esattamente 7 anni fa in cui si prevedeva con assoluta certezza che ci sarebbe stato presto o tardi una disastrosa perdita radioattiva causata da un forte terremoto in Giappone, dal momento che le centrali nucleari sono situate in una delle zone più sismiche del pianeta. Per altro in Giappone un forte terremoto è generalmente seguito da uno tsunami, cosa che renderebbe obbligatorie per le centrali nucleari delle misure di sicurezza aggiuntive per fronteggiare catastrofi causate dall'associazione di un forte terremoto con lo tsunami.
Già sette anni fa si sapeva che prima o poi sarebbe successo, e questo articolo ne è la prova, ed evidentemente anche il governo giapponese sapeva cosa stava facendo, ma ha messo intenzionalmente in pericolo la salute dei propri cittadini e del resto del mondo. Per altro le centrali nucleari non hanno niente di vantaggioso economicamente dato che al costo di costruzione e gestione va aggiunto quello di smantellamento dopo circa 30 anni di esercizio e quello di smaltimento delle scorie nucleari. Come possiamo credere che il governo giapponese, gli ingegneri ed i tecnici che hanno costruito quegli impianti siano stati così miopi da non rendersi conto che stavano letteralmente costruendo delle bombe nucleari ad orologeria sul suolo della propria nazione?
Il gioco della roulette nucleare giapponese
Il Giappone è uno dei peggiori siti al mondo ove costruire una centrale nucleare. L'arcipelago giapponese è collocato su una linea dove vi sono molti vulcani attivi e forte attività tettonica. Il Giappone si trova al di sopra di quattro placche tettoniche, sul bordo della zona di subduzione, in una delle zone del pianeta ove i terremoti sono più frequenti e più forti.L'origine dell'arcipelago Giapponese, dei suoi monti e dei suoi vulcani è legato alle forti pressioni che si sviluppano dallo scontro tra placche le placche.Nonostante questo il Giappone ha deciso di ricorrere in maniera intensiva alle centrali nucleari: 52 centrali nucleari che generano poco più del 30% dell'energia elettrica utilizzata in quella nazione, la maggior parte di esse in una fascia lunga 150 km e quasi tutti costruiti lungo la costa dove è disponibile l'acqua del mare per raffreddarle.Molti di questi impianti sono stati costruiti su faglie attive, particolarmente nella zona di subduzione lungo la costa pacifica, dove si verificano spesso terremoti di magnitudo 7-8 della scala Richter o a volte anche più forti. La periodicità dei terremoti di maggiore violenza in Giappone è meno di 10 anni. Il Giappone, al terzo posto nel mondo per numero di centrali nucleari, è uno dei peggiori posti dove costruirle."Penso che la situazione adesso sia molto allarmante" afferma Katsuhiko Ishibashi, un sismologo docente dell'università di Kobe. "E' come un terrorista kamikaze ricoperto di bombe che aspetta di esplodere."
Quando sono andata in Giappone e ho fatto dei sopralluoghi in prossimità delle centrali, ho visto molti giornalisti alle mie conferenze stampa, che venivano anche da città molto lontane per ascoltare una geologa americana; essi mi hanno detto che nessuno straniero era mai venuto a dire loro quanto fossero pericolose le centrali nucleari.
Quando ho presentato le prove geologiche dell'estrema pericolosità della centrale nucleare di Hamaoka, i giornalisti rimasero shockati. La mappa aerea della stessa Chubu Electric Company assieme ad il permesso governativo per costruire e gestire la centrale, mostrava le più importanti faglie che attraversavano Hamaoka, e [la mappa] rivelava che l'azienda riconosceva il pericolo di un terremoto. Avevano piazzato ogni reattore in maniera molto precisa tra le linee di faglia più importanti.
"Le strutture della centrale nucleare sono piantate nella roccia e possono tollerare un terremoto di magnitudo 8.5 della scala Richter" viene affermato ufficialmente, ma quando ho raccolto campioni di quelle rocce mi si sono sgretolati tra le mani.
"Ma la compagnia elettrica ci ha detto che erano rocce solide!" hanno detto i giornalisti.
Il 7 luglio dello scorso anno, lo stesso giorno della mia visita ad Hamaoka, Ishibashi mise in guardia sul pericolo di un disastro nucleare indotto da un terremoto, pericoloso non solo per il Giappone, ma per il pianeta, ad una conferenza Internazionale di Geodesia e Geofisica tenuta a Sapporo. Lei ha affermato: "I progetti degli impianti nucleari dal punto di vista sismico sono basati su standard troppo vecchi dal punto di vista della moderna sismologia e sono insufficienti. Le autorità devono ammettere la possibilità che un disastro nucleare indotto da terremoto potrebbe avvenire e soppesare obiettivamente tale rischio."
Dopo avere visitato il Giappone mi sono resa conto che esso non ha nessun reale piano di emergenza per fronteggiare il caso in cui un terremoto danneggi il sistema di raffreddamento ad acqua del reattore ed inneschi la fusione del reattore.Inoltre, cosa nemmeno menzionata nei documenti ufficiali, c'è l'estremo pericolo che un terremoto causi una perdita dell'acqua refrigerante nelle piscine dove sono tenute le barre di combustibile nucleare esaurito. Come riportato lo scorso anno dal giornale Science and Global Security, basato su uno studio del 2001 study della Nuclear Regulatory Commissionn degli Stati Uniti, se viene compromessa seriamente la regolazione della temperature di queste piscine - ad esempio a causa della fuoriuscita dell'acqua - e le sbarre di riscaldano abbastanza da arrivare alla combustione, la radiattività che esse contengono verrà rilasciata nell'atmosfera. Questo può creare un disastro nucleare anche peggiore di quello di Chernobyl [e pare sia già successo - N.d.T.].
In caso di disastro nucleare i lavoratori della centrale di Hamaoka avrebbero a disposizione delle doccette per decontaminare il personale ma sono mezzi inutili in caso di operatori della centrale stessa che hanno inalato i prodotti radioattivi.Yoichi Kikuchi, un ingegnere nucleare giapponese che anche lui è diventato un whistle-blower [una persona che ha rivelato dei segreti detenuti da aziende o governi], mi ha riferito personalmente di molti problemi di sicurezza nei reattori nucleari giapponesi, come incrinature nelle condutture del sistema di raffreddamento a causa di vibrazioni nel reattore. Egli afferma che le compagnie elettriche sono impegnate in un pericoloso gioco per aumentare il profitto a dispetto della sicurezza.
Sugaoka conferma affermando che inoltre le centrali sono vecchie con deterioramenti delle condutture e delle giunture che sono esposte a forti temperature e forti radiazioni. Non è questione di chiedersi se un disasatro nucleare avverrà in Giappone, è questione di chiedersi quando avverrà.Il Giappone diventerà una nazione che soffre di malattie da radiazioni che distruggerà le future generazioni e ci sarà una diffusa contaminazione delle aree agricole che porterà ad un disastro sanitario. La sua economia no si riprenderà mai.
Leuren Moret è una geologa che ha lavorato per il Lawrence Livermore Nuclear Weapons Laboratory all'interno dello Yucca Mountain Project, ed è diventata una whistle-blower nel 1991 testimoniando la frode scientifica del progetto. E' una specialista internazionale indipendente sulla tematica delle radiazioni, e fa parte della Commissione Ambientale di Berkeley, Calif. Può essere contattata alla e-mail leurenmore(at)yahoo.com.
Questo articolo è l'ennesima dimostrazione che i governi di tutto il mondo sono succubi di poteri ancora più forti che li costringono a avvelenarci con ogni mezzo: pesticidi, diserbanti, conservanti e coloranti per avvelenare il nostro cibo, radioattività per debilitare il nostro organismo, OGM ... le élite criminali che governano questo povero pianeta spingono per l'utilizzo di qualsiasi cosa che nuoccia al benessere psico-fisico della razza umana.
Di fronte a vaccini oltremodo tossici e dannosi, psicofarmaci che drogano le nostre menti e scie chimiche, OGM, prodotti chimici nei cibi, cosmetici tossici, radioattività diffusa da centrali che scoppiano e da bombe all'uranio, scorie radioattive disseminate nel teritorio, smaltimento dei rifiuti gestito nella peggiore delle maniera con poco riciclaggio e molto incenerimento ... è difficile credere che per puro caso su questa terra vada tutto per il verso sbagliato. Se poi ci aggiungiamo le scie chimiche ...
Se 40 persone lanciano contemporaneamente il dado e ottengono tutte 6 siamo portati ad asserire che i dadi sono truccati. Se tutti i processi di produzione dei cibi, dei farmaci dell'energia elettrica, sono tutti gestiti nella peggiore maniera e finiscono per avvelenarci dovremmo essere ugualmente portati ad asserire che tutti questi processi sono truccati all'origine da qualcuno che vuole assolutamente che tutto vada per il verso sbagliato, qualcuno per il quale il danneggiamento psico-fisico e mentale dell'umanità è assolutamente necessario, perché altrimenti il genere umano si ribellerebbe ai suoi controllori e in un impeto di orgoglio spazzerebbe via, senza bisogno di alcuna rivoluzione violenta, ma con la sola forza della consapevolezza, il giogo del potere.
NB: la geologa L. Moret ha recentemente ammesso che il terremoto dell'11 marzo in Giappone sia stato artificiale e causato dall'uso sinergico di HAARP e scie chimiche.