La causa palestinese: World Social Forum 2013

Nella giornata conclusiva del WSF di Tunisi l’attenzione è tutta per la “giornata della terra” palestinese per mantenere alta l’attenzione sul conflitto palestino-israeliano  di Davide Ziveri Il 30 marzo il popolo palestinese celebra la Giornata della Terra commemorando il prezzo della repressione dell’esercito israeliano che nel 1976 uccise sei giovani mentre cercavano di salvare le proprie terre dalla confisca. Una politica di occupazione che il governo israeliano porta avanti da 46 anni impunemente, infrangendo le convenzioni di Ginevra e contravvenendo alle risoluzioni delle Nazioni Unite. Il Forum Sociale Mondiale 2013 si chiude camminando nelle vie del centro di Tunisi esprimendo solidarietà proprio al popolo palestinese. Molti tunisini avvertono un’identità e un destino comune, facendo propria la sofferenza del popolo palestinese. Ma sotto attacco è il diritto internazionale calpestato dalle pratiche di fatto dell’esercito israeliano. Per questo i partecipanti al forum da moltissimi paesi diversi rivendicavano insieme pace con giustizia. Sin da stamattina scontri e proteste a Gaza e in Cisgiordania (Nena News http://goo.gl/cxOaa). A Tunisi invece tra le moltissime bandiere palestinesi alcuni manifestanti inscenano, come in passato altri attivisti nonviolenti, un corteo funebre per la Palestina. Ma la speranza rinasce proprio dalla Primavera Araba. È questa la sfida che i giovani tunisini rilanciano sul palcoscenico del forum altermondista, è questa la responsabilità che ci portiamo a casa.

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