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Tutto, nella chiesa cattolica, parla di omosessualità. A cominciare dai suoi fondatori, 13 giovani che vivevano insieme senza donne. Passerebbero per gay anche oggi nella nostra società libera e secolarizzata, figuriamoci in un’epoca e in un luogo dove l’omosessualità era un crimine punito con la morte. Perché credete che Gesù sia stato condannato? Il fatto che l’omosessualità non risulti fra i capi d’imputazione ufficiali è la prova più evidente che gli apologisti cristiani hanno ricostruito il personaggio per le necessità della causa, omettendo di riferire tutto quello che avrebbe potuto nuocere alla sua reputazione. Ma Gesù apre fieramente la parata di ogni Gay Pride, la prova regina della sua omosessualità. Fra loro i gay si riconoscono a distanza di chilometri e di secoli.
Nemmeno a farlo apposta, i preti cattolici non possono sposarsi, un invito esplicito all’omosessualità. Possiamo affermare che praticamente tutti i preti non pedofili sono omosessuali. Gli etero (ce ne sono, di solito arruolati per forza o per interesse) abbandonano la chiesa per sposarsi o convivere con una donna. Qualcuno, specialmente in Africa, continua a fare il prete ma ma si porta a letto tutte le donne che gli capitano a tiro.
Da qualche tempo la chiesa cattolica ha trasformato la sua tradizionale sessuofobia in omofobia. Si tratta chiaramente della difesa dell’Io nota come «spostamento»: perseguitando i gay in realtà si punisce per la propria omosessualità. La cosa non sarebbe un male se queste fobie fossero confinate nelle catacombe, come avviene in tutti i paesi civili dove le religioni non devono uscire dai luoghi di culto. Invece in Italia emergono alla luce del sole e sono riprese da tutti i partiti politici, compresi quelli che dovrebbero fare la guerra alla chiesa. Mentre negli Stati Uniti, in Spagna, in Portogallo, in Olanda, in Svezia, in Francia (dove qualche giorno fa il matrimonio gay è stato approvato dalla commissione parlamentare) si tutela la parità di diritti di tutti i cittadini nella legislazione matrimoniale, in Italia su proposta dei bigotti è stata bocciata in Parlamento una legge per contrastare le discriminazioni e le violenze contro i gay. Cosi’ l'omofobia della chiesa cattolica diventa un programma politico e l’Italia si conferma schiava dei bigotti come l’Iran degli ayatollah.
Dragor