
Sarebbe reticente, a commento di quello che sta emergendo in Vaticano in questi giorni, parlare della conferma della presenza dei limiti umani nella vita di una istituzione. Il problema è che si sta parlando della "Chiesa cattolica", composta sì da persone in carne e ossa, ma che dovrebbe avere come prima missione quella di testimoniare il distacco dal "potere" e dal "denaro" che portò il suo fondatore (al di là della posizione di ciascuno di noi sulla sua natura divina oltreché umana), a essere ucciso per crocifissione. Mai, come dalle recenti cronache, lo iato tra il comportamento della Chiesa gerarchica e il messaggio evangelico s'era fatto tanto evidente. Perché l'oggetto del contendere sembra essere, in ultima istanza, la lotta per la successione a Joseph Ratzinger, Benedetto XVI.





