La morte del Cardinale Martini che ho conosciuto personalmente , mi pare nel 1981, a Cesate, un paese allora dormitorio e con forte immigrazione, nell’interland di Milano, ove ho ancora dei grandi amici, mi fa riflettere su quanto sia importante avere uomini con valori e in questo caso cristiani.
Un uomo libero, basta leggere l’ultima sua missiva dell’8 di agosto , dove seppur triste per le difficoltà , oggettive, della chiesa (fedeli e sacerdoti) , trasmette comunque speranza e dà orientamento ad agire.
Un piccolo esempio di nuova attenzione della chiesa al territorio (intesa come comunità) lo danno i ragazzi del mio paese, in questi giorni.
Sabato un giovane ragazzo del paese sarà ordinato sacerdote. Di norma sarebbero venuti altri sacerdoti, avrebbero fatto degli incontri in chiesa prima della messa vespertina e poi il vescovo l’avrebbe ordinato.
Invece i ragazzi, aiutati da qualche volontario meno giovane , hanno deciso di animare il territorio con eventi, sportivi, musicali, di dibattito sociale, inducendo la popolazione a riflettere sui nuovi stili di vita che si la crisi ci impone di sapere ma sono anche la fedele trasposizione della parola di Gesù.
Giustizia , non è solo la diatriba tra PDL e PD che i media riportano per far ricordare che esistono, ma è equità sociale locale e mondiale. E dare valore all’essere e non al capitale e a ricordare che la vita è un nulla e che ciò che conta è amare, essere amati, sorridere, avere un sorriso.
Ecco allora che la preghiera è una ricarica per l’agire in difesa della libertà e dell’onestà, di valorizzare le imprese che vedono nel capitale umano l’investimento prioritario, nel dare voce alle banche etiche, all’agricoltura sociale e pulita, alle cooperative sociali che fanno lavorare insieme giovani , anziani e svantaggiati.
Se riusciamo a costruire economia sociale dando lavoro (certo mica vorremmo dare 500.000€ ai dirigenti, ai presidenti di consigli di amministrazione) con distinzione di valore, in funzione della responsabilità ma sempre affinché il lavoro sia uno strumento usufruibile dalla maggior parte delle persone e non una discriminante per far vivere alle Bahamas qualcuno e suicidare altri per disperazione .
Giovani ragazzi missionari che aiutano anche i sacerdoti a rischiare la vita e non a gestire uffici parrocchiali.
Etica, sviluppo sostenibile, forza ragazzi e auguri!!