Magazine Società
Nell'edizione online del Guardian di lunedì', 9 aprile, trovo questa informazione, ulteriormente sviluppata nell'articolo in questione. Future riots could be quelled by projectiles containing chemical irritants fired by police using new weapons that are now in the final stages of development.
The Discriminating Irritant Projectile (Dip) has been under development by the Home Office's centre for applied science and technology (Cast) as a potential replacement for plastic bullets.
Quella che potrebbe sembrare una "buona notizia", e cioè lo studio di alternative ai proiettili d'acciaio ricoperti di gomma ("plastic bullets") utilizzati per il cosiddetto "riots control", in realtà una buona notizia non è. Agenti chimici vengono già correntemente utilizzati per "gestire" dinamiche di massa: sono i cosiddetti gas lacrimogeni + spray al pepe+ acqua sparata dai cannoni con aggiunta di materiali irritanti, che contengono sostanze di ogni tipo, molto spesso non specificate, molto spesso causa di arresti cardiaci e respiratori in soggetti sottoposti a forte stress o predisposti per natura (mi riferisco alle zone del mondo che frequento io e ai casi di cui sono stato testimone oculare). Francamente mi potrebbe anche andare bene che tali sostanze vengano usate per condurre a più miti consigli tifosi scalmanati e masse motivate da simili propositi, cioè dallo spacco tutto perché non mi va bene niente (non mi stanno simpatiche, e tuttavia escluderei la chimica anche per queste). Tuttavia, quando si parla di "riots", con l'aggettivo "future", deve suonare un campanello d'allarme. Si parla, cioè, di moti collettivi, senza specificarne la natura e quindi senza escludere quella pacifica. Si stanno cioè studiano, a uno stadio avanzato, sistemi di controllo delle masse. Driiiin, campanello d'allarme. Manifestazioni per la democrazia, per la libertà di espressione e di stampa, per una politica migliore e più' responsabile, per la pace, per uno Stato palestinese, per la fine della mattanza in Siria, per il rispetto dei popoli dell'Afghanistan e dell'Iraq, per un'Europa non asservita alla Banca centrale, alla Germania, ai banchieri, all'euro, ecc.: rientra tutto in questa definizione di "future riots". E rientrano anche queste manifestazioni nell'azione neutralizzante (soltanto?) dei Discriminating Irritant Projectiles, in tre lettere Dip. Da seguire e documentare.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Nel 2015 in pochi mesi oltre 12mila migranti soccorsi dalle navi mercantili nel...
Nei primi mesi del 2015 le circa 100 navi mercantili chiamate in soccorso dei migranti hanno salvato più di 12.100 persone.Il dato è emerso nel corso di un... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
«Finché l’ISIL esiste saremo in pericolo»
(Pubblicato su Formiche)«Ci sono persone in Siria e Iraq che stanno tramando per compiere atti terribili in Gran Bretagna…finché l’ISIL [lo Stato islamico, o... Leggere il seguito
Da Danemblog
SOCIETÀ -
Speciale crisi greca (1)
Il primo ministro greco Alexis Tsipras, nella notte di venerdì, ha indetto e programmato un referendum per il 5 luglio prossimo, al fine di far esprimere... Leggere il seguito
Da Vincitorievinti
ECONOMIA, POLITICA ITALIA, SOCIETÀ -
Calvi Risorta in piazza contro la centrale
Di Ivan TrocchiaQualche giorno fa la scoperta del " più grande sito di smaltimento clandestino di rifiuti tossici" a Calvi Risorta, in provincia di Caserta, e... Leggere il seguito
Da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
La Grecia sceglie la democrazia (anche se rischia il baratro)
Dopo settimane di tira e molla e di estenuanti trattative, sembra che tra Grecia e Europa sia la resa dei conti. L'ex troika ha rifiutato per l'ennesima volta i... Leggere il seguito
Da Fenrir
SOCIETÀ -
Il doppio fronte operativo in Afghanistan. Al via “Azm” la nuova offensiva di...
di Claudio Bertolotti scarica la pubblicazione completa CeMiSS OSS 3/2015 (articolo pp. 114-128) ISBN 978-88-99468-06-04 Claudio Bertolotti warns us of the IS... Leggere il seguito
Da Asa
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ