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La cina è vicina

Creato il 16 marzo 2011 da Patuasia

Dopo le dichiarazioni del consigliere Enrico Tibaldi e le deboli risposte del presidente Augusto Rollandin a noi, di Patuasia, è rimasta la curiosità. Vogliamo capire qualcosa in più di quello che è emerso dai giornali, ben poco come sempre, sul caso delle forniture cinesi per CVA. Secondo Rollandin il bando europeo è andato deserto, perché gli operatori avevano chiesto modifiche sostanziali alle condizioni di fornitura, modifiche che sono state ritenute incompatibili con le necessità di CVA. Ecco allora spuntare la Water Gen Power con sede a Genova, mediatrice dell’impresa cinese Chongquing Water Turbine. Il capitale sociale della Water Gen Power ammonta a 10.000 euro. Una cifra ridicola. Il proprietario, nonché Presidente del Consiglio di amministrazione e consigliere è il signor Bianchi Mario. Un nome comunissimo. Numero di addetti dell’impresa al 2009: un solo dipendente. L’importo complessivo a corpo delle forniture/prestazioni oggetto del contratto stipulato con CVA è di 15.123.749,88 euro. Cioè si è dato incarico a una società a capitale sociale irrisorio e con un solo dipendente di gestire quasi 16.ooo.000 di euro? Altra cosa che incuriosisce è che questa piccola società  è stata iscritta al registro delle imprese l’otto agosto del 2008, due mesi dopo le elezioni regionali che hanno eletto Augusto Rollandin (detto anche Guste Mica Qualunque) alla Presidenza della Giunta. Simpatica coincidenza. Secondo Tibaldi le forniture cinesi relative all’appalto per il rinnovamento dell’impianto idroelettrico di Champagne 2 e alle dieci giranti per altri impianti in altre località, non sono di qualità, presentano segni di obsolescenza e non rispettano i criteri europei.  Secondo Guste il trattamento eseguito prima dell’utilizzo delle turbine deriva dal lungo viaggio per mare (40 giorni) che ha causato l’ossidazione di alcuni componenti. Un fatto del tutto naturale e quindi senza conseguenze. Ci chiediamo, se anche le automobili esportate in occidente subiscano gli stessi naturali problemi. I numerosi e costosi viaggi in Cina, da parte dei responsabili di CVA, dovrebbero testimoniare la serietà di testare con mano la qualità dei macchinari, ma secondo quanto ha detto il consigliere del PdL, le uniche attrezzature già montate, quelle del gruppo di Signayes, presentano diverse magagne: aumento della rumorosità e perdita di potenza con relativo danno economico per la collettività. La faccenda è tutt’altro che trasparente: un’opacità che non viene percepita (e quindi ben sfruttata) in quanto i valdostani sono diventati miopi o addirittura ciechi.

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