Anche gennaio è giunto alla fine e, complici un po’ di giorni di vacanza sono riuscita a dedicarmi di più alla lettura esplorando nuovi particolari mondi della narrativa italiana e straniera. Due parole per ciascuno così da riassumere le mie avventure letterarie del mese.
Shotgun Lovesongs, ne ho parlato abbondantemente qui per cui non starò a ripetermi, sappiate solo che si tratta di una lettura magica e coinvolgente al punto da aver paura di finirlo.
La fortezza di Jennifer Egan (l’autrice dello splendido Il tempo è un bastardo) è invece un romanzo completamente diverso in cui il protagonista, un americano con la dipendenza da internet, viene invitato nel castello sperduto nell’Europa centrale acquistato da suo cugino per aiutarlo a trasformalo in un hotel rilassante per chi vuole staccare dalla quotidinità. L’atmosfera è quasi gotica e un senso di ansia pervade il lettore che si chiede chi sia il secondo narratore, un uomo all’interno di un carcere di massima sicurezza. Le due storie parallele si uniranno in un finale sorprendentemente originale.
Ring di Koji Suzuki è invece il romanzo da cui è stato tratto il famosissimo film horror The Ring. Ne parlerò nello specifico dopo aver ultimato la trilogia, sappiate però che è stata per me una piacevolissima sorpresa in pieno stile giapponese e non preoccupatevi se non amate le letture spaventose, questo romanzo per me tocca più il thriller con risvolti sull’esoterismo. E se avete visto la versione americana del film, leggetelo, sarà completamente diverso!
Una più uno e La dittatura dell’inverno sono invece due romanzi che vedono come protagoniste due donne molto diverse tra loro in situazioni di vita complicate. Ne ho parlato qui e qui, dateci un’occhiata!
Una piacevole sorpresa mi è arrivata da Il signor Bovary di Paolo Zardi, il racconto di un uomo che per un tradimento si ritrova con la vita distrutta in un susseguirsi di eventi che costituiscono l’intreccio in tema economico sentimentale. Basato su una riflessione profonda sul mondo contemporaneo questo racconto edito dalla Intermezzi Editore riesce ad essere estremamente attuale senza però allontanarsi troppo dall’eroina malinconica di Flaubert. Le 80 pagine scorrono in fretta e presi dall’euforia il finale si dipana davanti a noi con un triste epilogo finale. Un’ottima lettura che va a collocarsi come miglior racconto del mese.
Torniamo con un’uscita della Minimum Fax: A pesca nelle pozze più profonde di Paolo Cognetti. Cento pagine di splendide riflessioni sullo scrivere racconti, vi farà venire voglia di Munro e Carver ma anche di tanti altri autori meno conosciuti grazie all’entusiasmo e alla capacità del bravo Cognetti.
Dora Bruder è stata la mia lettura dedicata alla Giornata della Memoria e troverete due brevi riflessioni tra gli articoli del mese; esattamente come qui troverete il mio classico del mese con l’incredibile Virginia Woolf.
Unica delusione del mese è stato ahimè l’ultimo lavoro di Simona Sparaco: Se chiudo gli occhi. Avevo amato così tanto Nessuno sa di noi che questa trama sul rapporto difficile tra un padre molto assente con la figlia in crisi coniugale non mi ha convinta molto, peccato!