Da quando la mia attività di giornalista ambientale è a tempo pieno non ho più tempo per seguire i miei blog (diventato uno solo, almeno per ora) come una volta.
Ma spesso mi viene in mente di scrivere.
Oggi ho deciso di raccontarvi la colazione che facciamo a casa mia. Non a impatto zero ma sicuramente a minor impatto… senza rinunciare ai piaceri dei sapori. Anzi…
Partiamo dalla base della colazione italiana. Il caffé. Sicuramente non è un prodotto a KM zero. Quindi per ridurre l’impatto innanzitutto da questa casa sono bandite le cialde! Caffé sfuso. Sempre di marca “fair trade”. Nelle diverse “sfumature” alterniamo i vari sapori. Spesso prendendo il pacco equosolidale e biologico. Una curiosità: l’imballaggio, a differenza di quello di molti altri pacchetti, è completamente riciclabile perché fatto in monomateriale (plastica). Personalmente io per zuccherare il caffè uso il miele del Lazio o stretti dintorni. Mi piace molto e riduco l’impatto ambientale rispetto allo zucchero che viene da molto più lontano.
Se non abbiamo dolci fatti in casa (solitamente da mamme o parenti… o amici dei nostri genitori), la scelta ricade sui biscotti Gentilini. Ottimi biscotti che sonoprodotti qui vicino. Ogni tanto mio padre va direttamente in fabbrica a prenderli! La scatola diventa rigorosamente la busta delle cose di carta… ed egualmente per la busta di plastica all’interno.
Lo yogurt? è fai da te! Certo qui in più c’è la macchina. Per “ammortizzarla” dal punto di vista ambientale va usata. Puoi fare 7 yogurt per volta che al mio fidanzato e me durano circa 3-4 giorni. Lo yogurt fatto in casa è ottimo (oltre che da veri fermenti lattici). Prendiamo il latte biologico (anche se vicino casa mia è duro a trovarsi) e i fermenti (in farmacia). Ma una volta su due riutilizziamo uno yogurt fatto precedentemente (è sconsigliato farlo due volte consecutive). Non c’è altro. Nessun conservante o additivo chimico e i barattolini si riusano. Con una forte riduzione in termini di imballaggi (c’è quello dei fermenti, ma è poca roba. E c’è la bottiglia del latte, sempre molto meno dei 7 barattolini di yogurt. Inoltre spesso la riutilizziamo. Ad es. per metterci i detersivi sfusi o per preparare l’acido citrico degli amici di Minimo Impatto).
Ultima parte: i succhi di frutta. Qui in pratica non se ne comprano. Acqua, zucchero, limone e la frutta che volete voi. Stamane ad esempio fragole e una banana (non certo da dietro l’angolo ma ve l’ho detto… a minor impatto… non a impatto zero… per ora)
E voilà! Buona giornata