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La comiche finali - Ruby: la difesa del Cavaliere affidata a un docu-film di Canale 5

Creato il 12 maggio 2013 da Tafanus

Ruby-rubapiselli"Racconto la verità al grande pubblico" - Su Mediaset va in onda il caso Ruby con il titolo "La guerra dei vent'anni" (stasera, ore 21,10 su Canale5. Da non perdere - Seguira la proiezione de" La Piccola Fiammiferaia", di Hans Christian Andersen) - Nella fotina: La Principessa sui Piselli
Se ci sarà una nuova puntata della campagna ormai martellante sulle reti Mediaset "contro i vent'anni di persecuzione" del Cavaliere, dipenderà anche da quel che accadrà domattina nell'aula di Tribunale a Milano, in una delle ultime udienze del processo Ruby. Così racconta chi ha lavorato a quella sorta di documentario che andrà in onda stasera, in prima serata, su Canale5.

Si intitola proprio così. "La guerra dei vent'anni: Ruby, ultimo atto", in programma alle 21,10 ed è solo l'appuntamento odierno della sequenza di interviste e speciali e approfondimenti che sull'ammiraglia (e non solo) delle reti Mediaset è stata imbastita da giorni per raccontare nel merito la difesa di Silvio Berlusconi, a ridosso della sentenza. Campagna pianificata - raccontano nel Pdl - con i direttori delle testate giornalistiche. "Perché ho l'esigenza di offrire al grande pubblico la verità sul caso Ruby, quella che non ho avuto modo di raccontare in aula" è stato l'input del Cavaliere allo stato maggiore della comunicazione (...infatti gli è sempre stato impedito di raccontare in tribunale la verità. Per legittimo auto-impedimento. NdR)
Così, per la prima volta, stasera saranno mostrate la sala delle cene [eleganti] e la taverna, luogo del "presunto" "bunga-bunga". Saranno riproposte le registrazioni originali delle testimonianze rese ai giudici. Sarà ricostruita minuto per minuto la notte del fermo in questura di Karima el Mahroug, attraverso le dichiarazioni in sonoro dei funzionari e dei pubblici ministeri in servizio quella sera. Le testimonianze dei pm dei minori Annamaria Fiorillo, del capo di Gabinetto Piero Ostuni, del medico dell'ex premier Alberto Zangrillo, di Carlo Rossella, che alle cene aveva partecipato.
E infine, un'intervista alla stessa Ruby. E una allo stesso Berlusconi. In una sorta di arringa difensiva, spiega: "Alle cene non poteva succedere nulla che potesse essere definito scorretto e imbarazzante. C'era un grande tavolo, io attiravo l'attenzione di tutti, si parlava di calcio, di politica. A nessuno mai fu chiesto di lasciare il telefonino, tutti potevano fotografe o raccontare perché non c'era alcunché di non raccontabile. Io non ho niente da nascondere". E poi prosegue: "Ruby venne una sera a una cena e raccontò una storia drammatica, disse di essere figlia di una ricca famiglia egiziana che i genitori avevano cacciato perché aveva deciso di abbracciare la religione cattolica".
Nell'intervista l'ex premier racconta che Ruby "mostrò cicatrici di olio bollente, parlò di difficoltà enormi, di comunità e di essere arrivata a Milano poco tempo prima dove aveva trovato un lavoro da cameriera in un ristorante. Una storia che commosse tutti i presenti". E che lui, comunque non ha "assolutamente mai avuto rapporti intimi con lei: una ragazza che si era presentata con una storia terribile, e che non induceva nessun sentimento diverso dalla commiserazione" Fonte: Repubblica.it)  

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