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La Competizione dell’Ego.

Da Alessandro Vella @alevella

ego+and+soul

Mr. Ego è sempre lì, pronto a lanciarsi nella prossima competizione per il dominio assoluto dell’Universo.

Si accende appena fiuta che c’è qualcosa che ancora non possiede, si atteggia per mostrare ciò che lui ha e tu no, sparisce difronte alle paure più profonde.

E’ grazie a Mr. Ego che alcuni momenti della tua vita passano attraverso stati emozionali quali rabbia, invidia, frustrazione. Lui osserva quello che non ha, dando per scontato (e, quindi, non apprezzando) ciò che ha. Dimentica che nulla è per sempre ed è questo il motivo principale per cui esser grati dell’abbondanza che abbiamo in questo istante. Per lui, tutto è competizione, supremazia, controllo, possesso, l’opposto di ciò che genera felicità.

Proprio per questa dinamica, Mr. Ego non perde occasione di pavoneggiarsi quando conquista qualcosa a scapito di altri. Anche qui, la necessità di esser proclamato vincitore assoluto. Per farlo, conosce solo una strada (io vinco e tu perdi) che è quella di schiacciare gli altri Mr. Ego suoi competitors.

Ma, quando il gioco si fa duro ed il pericolo (quello vero) incombe, il tanto vanitoso personaggio tenderà a darsela a gambe levate sparendo dietro la sua complice preferita: la mente. Mille giustificazioni arriveranno a suo soccorso spostando altrove l’attenzione e consentendo a Mr. Ego la riuscita del piano di fuga, che lui chiamerà semplicemente riposo per non perdere di autostima.

D’altronde, come condannarlo… sin da piccoli ci mandano a scuola di Ego. Il primo della classe, il rappresentante di classe, il più bravo, il più studioso, il cocco della maestra… ti ricorda qualcosa?

Ed in famiglia il training continua attraverso il giudizio, il confronto, le punizioni.

Quando si è grandi, si inizia a fare sul serio e la competizione diventa il campo principale sul quale Mr. Ego potrà dare il meglio di sé  attraverso stimoli continui e premi in palio. Avrà finalmente la possibilità di dire: “sono il numero Uno!“.

Alla fine, scoprirà che lo stress di dover essere sempre in testa e la mancata attenzione alle cose importanti (che forse avrà perso distratto dalle mille battaglie per affermare il suo potere) è il duro prezzo da pagare. Inizierai così (forse) ad ascoltarlo meno, ti chiederai se è questa quella che si chiama vita, dove sono le emozioni sparite insieme a ciò che hai perso per distrazione?

Ti faccio una confidenza: Mr. Ego è facilmente manipolabile, la tua essenza no.

Comprendi ora perché si dedica tanta attenzione ad insegnare a Mr. Ego ad essere il migliore?

Quando lui sparisce e il tuo sé entra in contatto con l’ambiente, diventi un essere pericoloso perché scevro da condizionamenti. Questo è inaccettabile, perché la matrice abbisogna di attori che la mantengano in vita e la alimentino attraverso la loro energia.

Se ancora non l’hai visto, ti consiglio il film-documentario “The Shift” (Il Cambiamento). Ascolta con attenzione le parole del Dr. Wayne Dyer in questo breve estratto.

PS: sul divano, ricordati di lasciare un posto vicino a te per Mr. Ego!

 



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