LA CONCHIGLIA DI CIPì Illustrazione di Francesca Ballarini
Mi chiamo CiPì, ho 33 anni e, con mio marito, stiamo cercando di procreare ormai da due anni e mezzo. Tutto è iniziato quando ci siamo conosciuti, 6 anni fa ed abbiamo iniziato a fantasticare su quel nostro Piccolino e a ridere al pensiero che... "nascerà già con gli occhiali, il nostro Amore" (vista la miopia di entrambi!). Non appena ci siamo sposati (due anni e mezzo fa, x l’appunto) io ho interrotto la pillola che, ahimè, assumevo già da moltissimi anni x curare la PCO (sindrome da ovaio policistico): ero così ansiosa di interrompere la pillola, così curiosa di veder reagire il mio corpo alla spinta degli ormoni, così felice di poter iniziare ad avvicinarmi al nostro sogno. Ed invece di ciò che avevo sperato, sognato, fantasticato non si è avverato proprio nulla: dopo più di 10 anni ininterrotti di pillola, le mie ovaie non si ricordavano neppure dove stessero di casa ne', tantomeno, quale fosse il loro dovere. Sono passati 6 mesi da quell'ultima pillolina alla prima mestruazione, durante i quali io ho fatto esami, indagini, visite e ho pianto all’assurda ipotesi del mio ginecologo di allora di una “menoapusa precoce”. Dopo quei mesi interminabili, decido di cambiare medico, di sentire il parere di qualcun altro e così conosco la mia attuale dottoressa che ho affettuosamente soprannominato Il Mio Oracolo: con la sua pazienza, la sua tenacia, la sua preparazione e la sua competenza, sono riuscita nei due anni restanti a fare grandi progressi e a vedere il mio ciclo passare, tra alti e bassi, da un periodo di 70 giorni fino all’attuale di circa 30 giorni… Nonostante ciò però, di bimbi nessuna traccia: ogni ritardo portava immancabilmente a grandi voli del cuore e poi grandi cadute di fronte all’ennesimo test negativo. Intanto, intorno a me, chiunque volesse un bambino, non faceva in tempo a pensarlo che già se lo ritrovava bello e coccoloso tra le braccia, mentre io mi guardavo intorno e non potevo fare altro che sentirmi sempre meno adatta, meno capace, meno donna… meno … meno … meno… Perché è questo l’effetto che ti fa, quando ti rendi conto che tutti possono e tu no: cominci a sentirti MENO rispetto a tutto, cominci a svalutarti e a volerti meno bene. Ho iniziato così a fuggire da tutti quelli che vivevano la gravidanza che io desideravo: ho perso alcune amicizie, molte conoscenze ma, soprattutto, ho perso l’amore x me e la voglia di stare insieme agli altri. Ho scoperto che si può voler un gran bene ad una persona, tanto da sentirla sorella più che amica e, nonostante ciò, non essere in grado di gioire al 100% x lei e con lei x quel test positivo; ho scoperto che possiamo essere buoni, si, ma solo fin quando la nostra vita è così come la vorremmo; ho scoperto che l’invidia è il peggiore dei sentimenti e sentirsela addosso ti da un senso di sporco e di schifo che non ti lascia mai in pace. Poi, un giorno qualsiasi, in cui ormai ogni speranza era vana, mi ritrovo a fare un altro, l’ennesimo test… e quando sto x buttarlo, mi accorgo che invece, chissà come, forse x caso, in quella finestrella sempre vuota, stavolta appare una lineetta leggera, semitrasparente. Decido di non darle retta, mi convinco che sia solo la mia immaginazione e decido di ignorarla, e di ignorare anche quelle strane perdite che somigliano ma neanche tanto al mio solito ciclo. Insomma, alla fine decido di fare un prelievo del sangue: beta positive ma basse. Me ne sto buona e paciosa a letto x 5 giorni, aspettando di ripetere le beta e vedere come il mio piccolino stia crescendo ed invece… le beta sono crollate, capitolate, cancellate. NON SONO PIU’ INCINTA. Una settimana fa scoprivo di esserlo e 5 giorni dopo di non esserlo più. La gravidanza più breve del mondo, un guinnes. Ora mi trovo costantemente a pensare che si, è vero, non è andata a finire nel modo sperato ma su, insomma, ora so che è possibile, che mio marito ed io possiamo concepire, che tutto sommato sono “meno meno” di quanto credessi, che tutto sommato ora so che è possibile. Si, ma intanto, altre mie amiche restano incinta ed io, ancora una volta, mi trovo a fare i conti con il mio desiderio di scappare, di nascondermi, di non voler vedere quel che gli altri hanno e che io non ho. E monta la rabbia, la frustrazione, il dolore. Le lacrime tornano a bussare ai miei occhi ma io sto imparando a diventare più forte di loro, a ricacciarle indietro. Ogni lacrima che torna giù però fa sempre più male ed io mi sento morire dentro...
AGGIORNAMENTO DEL 7 LUGLIO Cara Nina,
quando ho trovato la tua mail ieri, il cuore mi é saltato in gola! Perché devi sapere che da quando ti ho scritto la mia storia, fino al mese scorso, nulla é cambiato. Poi... Tu mi scrivi dicendo che é arrivato il momento di pubblicare la mia conchiglia e se voglio posso aggiornarla e, nel frattempo, proprio in questi giorni, sto avendo un ritardo che sembra ''plausibile'', ma nn ho il coraggio di fare un altro test: la paura di leggere un altro negativo é più forte della speranza di vedere le fatidiche due lineette... Sto aspettando di trovare l'equilibrio che mi permetterà di accettare una possibile nuova caduta. Se nulla accadrà entro qualche altro giorno, allora prenderò fiato, chiudero` gli occhi e lascerò il mio cuore libero di fare un nuovo volo sperando che stavolta l'atterraggio sia più morbido. Per ora questo é l'unico aggiornamento che posso darti, aspettando di avere il coraggio per dartene di nuovi. AGGIORNAMENTO DELL'11 LUGLIO Cara Nina, ci sono novità! Ieri mattina, con lo stomaco in gola ed il cuore fuori controllo, sono andata al centro analisi ed ho fatto un prelievo per le beta... Ieri pomeriggio il verdetto: mio marito ed io siamo andati insieme a ritirare i risultati, lui ha preso la cartellina, l'ha aperta con una lentezza esasperante, con il terrore di leggere uno 0 dipinto negli occhi e poi... ho visto il suo sorriso e io non ho capito più niente! Gli ho letteralmente strappato il referto di mano e per la prima volta ho sentito di amare i numeri come mai in vita mia: un numerone che arriva alle decine di migliaia (WOW!!!) e che nella scala dei valori indica all'incirca la QUINTA SETTIMANA di GRAVIDANZA!!!! Da ieri sera vivo nell'incredulità... il fatto di non averlo ancora detto a nessuno (eh si, cara Nina... in questo momento tu sei l'unica con cui mio marito ed io condividiamo questa notizia!!), il fatto di non essere ancora riuscita a contattare la gina (come la chiami tu) o il Mio Oracolo (come la chiamo io!), l'attesa di qualche altro giorno per poter ripetere le beta sperando di vederle crescere... tutto questo mi fa vivere in una dimensione parallela e ogni tanto torno a guardare quei fantastici numeretti, uno vicino all'altro, per convincermi che è tutto vero!! Nonostante ciò, anche grazie a te e a tutte le amiche del tuo blog, sono consapevole che questo non è il punto di arrivo ma il punto di partenza e allora cerco di mantenermi lucida (pare facile!!) ma positiva! L'ultima cosa che vorrei dire è che quello che è cambiato in quest'ultimo periodo non sono stati fattori fisici ne' medici ma solo mentali... dopo la conchiglia che ti ho spedito a febbraio, ho deciso di cambiare, di cambiarmi ed ho iniziato un percorso che mi ha permesso, nel tempo, di amarmi di più, di accettarmi anche così "difettosa" come mi percepivo. Ecco, cara Nina, è questo il messaggio che vorrei lasciare a tutte le donne che vivono il tuo blog: impariamo ad accettarci, a rispettarci e ad amarci così come siamo... il nostro viaggio inizia proprio da qui! Un abbraccio infinito ed un in bocca al lupo per tutto quello verrà Nina!! con affetto, Cipì ** Che questa sia la volta decisiva per te Cipì, io te lo auguro con tutto il mio cuore di Nina! xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx E adesso via agli scongiuri, alle preghierine, alle good vibes, agli incrocini, a tutto quello che di meglio riuscite a concepire! Per Cipì e il suo gamberetto! Forzaaaa donneeee dateci giù!!