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La conchiglia di esse

Creato il 17 dicembre 2011 da Nina
Questa conchiglia mi è arrivata a giugno. Ci ho messo tanto a pubblicarla perché, quando è stato il suo turno un paio di mesi fa, Esse era andata in pausa. Di punto in bianco, proprio a giugno, lei aveva smesso di aggiornare il suo blog e non la leggevo più in giro. Di tanto in tanto tornavo da lei per vedere se ci fosse qualche novità, ma nulla. Avevo intuito che qualcosa stava accadendo, per questo il mese scorso, superando le mie reticenze, la mia discrezione, mi sono decisa a scriverle, a contattarla per sapere come stava.  Sapevo solo che si era operata, la stessa operazione che ho fatto io anni fa per le cisti e che mi era stata ri-proposta a febbraio, per le aderenze. 
Ecco io ero rimasta a quel punto, alla settimana successiva all'intervento. Poi è cominciato il silenzio.
Qui troverete sia il prima che il dopo, come sempre. Mi piace ogni volta di più questa possibilità: scoprire come si evolvono le storie di ognuna, il modo che abbiamo di rispondere alle sfide che la vita ci pone, le scelte che facciamo e dove queste ci portano. Sono percorsi diversi i nostri, certo, ma in ognuno io trovo un denominatore comune: cercare delle risposte, un senso che vada oltre, che ci aiuti a ritrovare il contatto con noi stesse e con la vita. Una consapevolezza che ci guida verso la riscoperta di ciò che abbiamo, di ciò che rende le nostre esistenze uniche e speciali, degne di essere vissute, fino in fondo. 
Anche questa conchiglia è l'esempio della forza che ci anima e ci spinge sempre verso la risalita.Ognuna di noi trova la sua strada, quella che più la soddisfa, che più le somiglia. Quella che le permette di accettare ciò che per sua natura...è inaccettabile.Per Esse è la fede.
LA CONCHIGLIA DI ESSE


LA CONCHIGLIA DI ESSE
LA CONCHIGLIA DI ESSEIllustrazione di Francesca Ballarini-Sono Esse, e come dico nel mio blog, sono una moglie ma non sono ancora una mamma. La nostra ricerca è iniziata nel settembre 2006 e finora non ho mai visto un test positivo. Ma andiamo per ordine. MaritoEffe lo conosco da quando ero bambina, lo notavo alla domenica a Messa e lui notava me (me l'ha detto dopo molti anni). Ci siamo sempre "attirati" a vicenda anche se eravamo davvero piccoli (dai 7-8 anni in su) e anche tra una storia e l'altra sono convinta che siamo sempre stati "nostri" a vicenda.Per me MaritoEffe era l'irrangiugibile, era così misterioso che mi affascinava sempre di più, anche se le nostre strade si dividevano, nel mio cuore c'era sempre un posticino per lui. Io ero, e forse sono ancora, l'opposto: timida, introversa, poche ma serie amicizie mentre lui era l'opposto, era sempre al centro dell'attenzione, anche se in realtà non credo che lo facesse apposta, era proprio il suo fare così magnetico che attirava tutti, femmine comprese :(  

Lui era il mio sogno proibito, ero straconvinta che neanche mi vedesse, circondato da tutte ragazze più "estroverse" di me, io me ne stavo sempre in angolino e non sapevo mai che dire. All'età di 15 anni io, e 17 lui, ha cominciato a mostrare un certo interesse nei miei confronti e da lì ho iniziato a uscire un po' dal guscio e a farmi coraggio. Mi dava appuntamento alle varie sagre/discoteche dei vari paeselli vicini e anche se in realtà non passavamo la serata insieme, mi bastava sapere che voleva che ci fossi anch'io. E così avanti per tutta quell'estate fino a quando un giorno di ottobre mi invita alla sua festa di compleanno: i suoi 18 anni. Beh quella sera non la dimenticherò mai. Quella sera lui era tutto per me. Quella sera c'è stato il nostro primo bacio. 
Quella sera è iniziato tutto. Tra alti e bassi (dopo qualche mese ci siamo lasciati per poi tornare insieme definitivamente dopo qualche mese) siamo ancora  insieme, più uniti che mai e alle volte penso che a noi non sia destinato nessun bimbo perchè siamo già completi così.
Comunque sia, gli anni passano e finalmente decidiamo la data del matrimonio e nel 2005 convoliamo a nozze. 
Mi ricordo che a quel tempo chi mi diceva : ecco e adesso datevi da fare per fare i bimbi, oppure chi mi aveva addirittura regalato delle scarpette da neonato, beh rispondevo che non ci pensavo nemmeno. IO AVEVO DECISO (che scema che ero) che avremmo aspettato almeno 1 anno, che il primo anno di matrimonio era sacro e che dovevamo godercelo e poi avrei pensato a fare figli. E quindi (rispettando la mia parola) nel settembre 2006 smetto la pillola e iniziamo beatamente la ricerca. Beh quel mese avevo tutti i dolori e sintomi pensabili, ero sicura di essere incinta, e non sto a dire la delusione e amarezza che ho provato quando poi mi sono arrivate. E così avanti, ogni mese arrivava la delusione.Ma passiamo un attimo ai miei/ nostri problemi di fertilità:devo dire che al mio attivo finora ho 4 interventi: il primo all'età di 12 anni, in cui fui operata di appendicite, il secondo qualche anno più tardi ed è tuttora quello che più mi ha segnato.Nel secondo intervento mi hanno tolto tuba e ovaio. La causa era una grossa ciste che aveva rovinato le due "cose". Da quel giorno io mi sento un po' menomata di una parte della mia femminilità, da quel giorno è cambiata la mia vita. Io e lui non stavamo ancora insieme e questo fardello me lo portavo da sola nel cuore.Quando ci siamo messi insieme ho aspettato un bel po' a dirglielo, perchè per me era veramente una cosa che pesava, mi sentivo veramente menomata della mia femminilità e volevo essere sicura di dirlo alla persona giusta. La sua reazione è stata ottima direi, daltronde un ragazzo maschio ventenne che non ha (al momento) idea di far figli, anzi cerca in tutti i modi di evitarli, beh per lui non voleva dire granchè, forse non capiva (non gliene faccio una colpa, anzi penso fosse una reazione normale).Tutto procedeva bene finchè nella primavera del 2000 mi sento di nuovo strana, mi sento un fastidio alla pancia e così mi decido a farmi vedere. Il verdetto del gine é : un'altra bella ciste, logicamente sull'unico ovaio rimasto. 
Per me fu una doccia fredda. Il gine mi aveva già fissato un altro intervento. Credevo veramente che avrei perso la possibilità di avere dei figli in futuro, ma questa volta lui era con me. Non dovevo sopportare tutto da sola. Mi sono attaccata alla fede, ho pregato tanto, ho iniziato a vedere la vita in modo diverso, ho passato quelle settimane che mi dividevano dall'intervento quasi su un altro pianeta. Fatto sta che il giorno prima dell'intervento il gine mi rifà l'eco e la ciste era sparita. Non sto a dire il mio stato d'animo che tanto penso lo immaginiate tutte.Da lì il gine mi dice che essendo soggetta a cisti (ma va?) devo prendere la pillola e smetterla solo nel momento che decido di aver figli. Nel frattempo MaritoEffe viene operato al Varicocele (giusto per non farsi mancare nulla), e noi continuiamo la nostra bella vita da fidanzatini.
Arriva il matrimonio e arriva anche il tempo di mettere la testa a posto e cercar di metter su famiglia. Io smetto la pillola nel settembre 2006 come ho già detto e penso che al massimo ci metteremo 2-3 mesetti (anche perchè star senza pillola di più era "pericoloso" per me). E qui inizia il tragico periodo di conti su conti, le ricerche su internet per cercare di capirne sempre di più, la temperatura basale presa per più di 1 anno (a pensarci mi dico scema da sola) il patrimonio speso in test di ovulazione, la ricerca di consigli sui vari forum ecc. In tutto questo c'è da aggiungere che della ricerca lo sapevamo solo noi, perchè visto l'andazzo non volevo che qualcuno ci guardasse con aria di compassione, e quindi ad ogni domanda : e voi quando? / beh ma quando pensate di farlo un nipotino? / sai che tizia è incinta? e voi cosa aspettate?  ecc. dovevo sempre rispondere con il sorriso e aria indifferente di chi ancora non cerca. E poi le amiche, le ex amiche, le cognate, le figlie di.... tutte incinte, sembra una congiura, ma lo so che è così, ormai mi ci sto abituando (seee magari). Insomma era un periodo grigio (tendente al nero) ecco.Nell'estate del 2007 scopro che abbiamo il mycoplasma e lo curiamo e la dott.ssa ci dice: vedrai dopo che hai curato questo ci riuscirete subito! Le ultime parole famose.Nell'estate del 2008 mi decido per l'isteroblabla e risulta che la mia unica tuba è aperta (squillino le trombe grazie) e così iniziamo i cossidetti T.M. (tentativi mirati) con tanto di clomid, eco, e punturina per l'ovulazione e rapporti mirati appunto, ma logicamente niente di fatto.Arriviamo così alla P.M.A. e agli inizi del 2009 proviamo con 2 IUI e logicamente nisba-nada-niet.E poi succede un fatto. Un fatto "strano". Un fatto che so che alcune di voi non comprenderanno. 
Succede che sentiamo la "chiamata" di andare a Medjugorje. E lì inizia una nuova fase della nostra vita.La fase più bella. Quella che ci voleva per uscire dal quel grigiore che avevo intorno. Ormai la mia vita si basava solo su quello. Era diventata una malattia. E invece da Medjugorje in poi, in casa nostra è tornata la luce, il sorriso, la serenità. Abbiamo fatto insieme un cammino di fede e anche se ci sono voluti mesi, ho iniziato ad accettare che non siamo noi padroni della nostra vita. Io penso che non smetterò mai di pregare la Madonna e il Signore che mi diano un figlio, ma la cosa bella e che ho iniziato a pregare il Signore anche perché mi aiuti, che se un figlio non è nel suo disegno che ha per noi, beh che almeno mi aiuti ad accettarlo ed affrontarlo.
Tornando agli interventi che ho fatto ne mancano 2: li riassumo brevemente.Dopo le 2 IUI andate male ho voluto fare una laparoscopia diagnostica perchè volevo capire cosa non andasse. Ebbene ero piena di aderenze (probabilmente causate dal secondo intevento). Da lì ho dovuto riprendere la pillola a periodi alterni perchè si formavano in continuo cisti funzionali fino a fine dell'anno scorso quando dall'eco è risultata che la ciste non era la solita cistina rompiballe, ma sta volta le cose si facevano più serie perchè era una ciste endometriosica. Ecco quindi l'ultimo intervento fatto giusto qualche giorno fa in cui oltre a togliermi le cisti endometriosiche mi hanno trovato ancora aderenze. Sta volta niente pillola. Sta volta via libera da subito. 
E speriamo che sta volta sia nei piani del Signore. 
DICEMBRE
La mia conchiglia mi piace così perchè mi è venuta dritta dal cuore, e come il mio blog la lascerei così, ancora piena di speranza e fiduciosa che le cose sta volta possano aver preso la svolta giusta... ma la vita va avanti, le cose cambiano e raramente come si vorrebbe... 
Ma la vita sa anche sorprenderti, può anche non darti quello che cerchi, ma ti dà qualcos'altro di cui essere grata. Noi molto difficilmente riusciremo a diventare tre, ma in compenso abbiamo intrapreso un cammino che ci dà la forza, la serenità, la gioia di andare avanti! 
Non pensavo fosse possibile "domare" il mio desiderio di un figlio, vivevo in funzione di quello, era diventato il primo e l'ultimo pensiero della giornata, ma qualcosa è cambiato in noi.. abbiamo continuato il nostro cammino di fede e ogni giorno ci dà qualcosa di più, e il bello è che lo stiamo facendo insieme, ci ha uniti come mai e ora (stento a crederci pure io) ma un figlio non è più al primo posto fra i miei pensieri, ho imparato a accettare quello che il Signore ha in mente per noi e sinceramente mi sento solo di ringraziarlo per tutto quello che mi ha dato finora, e di avermi dato l’ancora per uscire dal buio in cui mi trovavo. Ora il mio/nostro primo pensiero è capire e fare la volontà del Signore, non siamo noi i padroni della nostra vita, ma Lui, se ogni mattina ci alziamo e abbiamo la possibilità di fare tutto quello che facciamo è per grazia di Lui, e questo vale anche per il dono della vita, di una nuova vita… vogliamo affidarci a Lui… se è nei suoi progetti un giorno avremo anche noi il nostro bambino. Credo che non smetterò mai di chiedergli la Grazia di concederci la gioia di un figlio, ma voglio fare la Sua volontà.
LA CONCHIGLIA DI ESSE

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