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La conchiglia di marta

Da Nina
Anche questa settimana riesco a mantenere l'impegno e a pubblicare la conchiglia che è in coda e di questo sono immensamente felice. Perché ogni volta è un'incognita, con Simone sempre più attivo e interattivo e quando riesco a tornare sul blog - anche per pochi minuti e di corsa - e a far spazio a voi per me è una festa e una gioia. La conchiglia di oggi mi tocca molto da vicino, per forza di cose e in lei per certi versi mi riconosco. Perché non si smette mai di essere diversamente fertili, neanche dopo un bimbo che solo grazie all'aiuto della scienza abbiamo potuto stringere a noi. Perché la privazione di certe esperienze ti segna e te la porti dentro come un chiacchiericcio che a volte resta di sottofondo e allora riesci ad ignorarlo, altre si stacca dal coro dei rumori e si fa assolo. Vi lascio in sua compagnia.
LA CONCHIGLIA DI MARTA
LA CONCHIGLIA DI MARTA
La mia storia inizia nell'ottobre 2008. Inizia con tanta ingenuità, perchè a 23 anni appena compiuti, mentre ancora si studia, senza ancora un lavoro, il desiderio di un figlio non può che essere questo. E ogni mese vedevo rosso, ed ero quasi contenta. A volte, ingenua, calcolavo quando, se quel mese fossi rimasta incinta, sarebbe nato il mio bimbo...si, ero ingenua. Non mi rendevo conto che dopo tanti mesi non è normale non rimanere incinta, eppure ero felice, spensierata, quel rosso ogni mese non mi creava tanti problemi e mi facevo ben poche domande.Ma... come sempre per ogni storia c'è un ma. 
Passa un anno, arriva un lavoro, la laurea, ma la mia pancia rimane sempre vuota. Inizio a calcolare i giorni fertili sul calendario.. a segnarli con un cerchio rosso...ma è sempre rosso quello che vedo ogni mese.E dopo tanti tentennamenti, decido che forse un giro da una gine ce lo devo fare, è passato quasi un anno e non è successo nulla. Quindi mi armo di coraggio e pazienza, prenoto la visita dalla gine che mi rifila una bella serie di esami e soprattutto.. un tampone.Ed eccolo li... ureaplasma...sembra la spiegazione di tutto. Una stupida infezione asintomatica, basta farla guarire e magari rimango incinta. Facile no?? Ovviamente NO.Torno dalla ginecologa del consultorio con calma, e con in mano il mio bel tampone negativo e i miei esami del sangue tutti nella norma, convinta che non ci sia nulla che non vada.E sentiamo per la prima volta la parola SPERMIOGRAMMA...se io apparentemente sono ok, vediamo lui...
Si, sicuramente è “colpa” sua, continuavo a ripetermi. Quella vocina stupida dentro di me non mi ha lasciato per un bel po'... e liti, e urla, e strilli, e pianti... tanta delusione e frustrazione, e continuavo a leggere che le forme normali dello spermiogramma erano “solo” il 35%... come mi sembrava piccolo quel numero, come non sapevo che invece era ottimo, che sarebbe solo stato il primo di una lunga serie di esami che non avrebbero portato da nessuna parte.Gli esami non hanno mai portato da nessuna parte, così come i mille tentativi.“signora tanto lei è giovane, bisogna fare tutto per gradi”Ecco... appunto... per gradi, dal primo appuntamento al primo tentativo di stimolazione con il clomid passano 6mesi... per gli esami, le visite per vedere gli esami, gli esami di approfondimentoE poi eccolo che arriva, il clomifene citrato, il tanto (ormai) noto clomid come la soluzione di tutti i miei mali.
Dopo il primo tentativo faccio un test... il primo della mia vita, ed è POSITIVO. Lo faccio di nascosto, una domenica mattina alle 6, nel bagno nei miei genitori. Ma il lunedì arriva la sorpresa... a metà mattina compaiono le malefiche portando via ogni speranza. “falso positivo” lo chiamerà la ginecologa, prenda il clomid e non si faccia problemi... semplice no? Io ingenua non ci faccio caso e continuo con il secondo ed il terzo tentativo, con risultati deludenti.Ad ogni incontro la solita solfa “vedrà che la prossima volta andrà bene, ci sono tante pazienti che rimangono incinte anche quando hanno smesso il clomid – nel frattempo prenda appuntamento per rivedere la sua situazione..tra qualche MESE!”
BASTA!!! Prendo il telefono e chiamo un altro centro. Nel frattempo infatti ho scoperto CUB, forum che mi cambierà la vita. Incontro persone meravigliose che presto diventano vere amiche, e scopro di non essere sola, e di non essere pazza a farmi tante domande su cosa mi sta succedendo.
I mesi passano... altro centro, altri esami (ma come, questi non li ha mai fatti???!!) … siamo settembre 2011: proviamo una IUI. Io non ci credo ma non importa, bisogna fare le cose per gradi perchè così prevede la legge italiana. Ma la mia sanità mentale la legge italiana non la considera??!!Proviamo la IUI: stimolazione leggera tanto lei è giovane e ha l'ovaio multifollicolare, anzi probabilmente passeremo alla fivet se ci saranno troppi follicoli... RISULTATO: ZERO follicoli ma una ciste.Va bene signora... passiamo alla fivet, ma prima la ciste deve riassorbirsi!! E si aspetta... Dicembre 2011: stimolazione leggera tanto lei è giovane e ha l'ovaio multifollicolare, se la volta prima non ha prodotto nulla sarà un caso... RISULTATO: IPERSTIMOLO, oltre 40 follicoli maturi, niente pick up per rischio ricovero...
Anno nuovo, vita nuova... 2012 ci riproviamo!! Andrà bene no? NO
Fine gennaio 2012: posso ripartire, ma sono in piena fase trasloco, ok... aspettiamo.
Febbraio 2012: va bene, ripartiamo. Protocollo studiato apposta per me, sulla base delle ultime ricerche americane...nessuno lo ha mai fatto nel mio centro, ma il gine è fiducioso. A questo punto DEVO esserlo anche io.Si parte... speriamo di non dover fare il pick a Pasqua o Pasquetta che qui il centro è chiuso e chissà se faranno eccezioni..con mooolta calma arriviamo al pick dopo 19 giorni..per fortuna è il martedì dopo pasqua! Evvai, gli ovetti sono belli belli! Aspettiamo la telefonata della biologa per sapere per il transfer.Inizia l'attesa e poi arriva la telefonata...volevo dirle che abbiamo CONGELATO tutti gli embrioni che si sono formati perchè lei NON fa il transfer. Ah si?? E perchè?? Progesterone alto...  altra scoperta, altro intoppo. Mi studio tutti gli studi americani che trovo su internet, e mi rendo conto che il gine ha ragione, le % di successo si abbassano drasticamente. Devo conservare i miei embrioncini per quando sarò al top. Ma questo vuol dire una sola cosa: ASPETTARE ANCORA
Maggio 2012: finalmente è ora! Proviamo tutto su ciclo spontaneo, così non c'è interferenza di farmaci... passano i giorni ed i monitoraggi, al 10PM tutto tace, le mie ovaie dormono.Mi sa che abbiamo beccato un ciclo anovulatorio …. ma proviamo una leggera stimolazione... PROVIAMO, anche perchè non ci sono alternative... eco ogni due giorni e arriviamo al17PM: c'è un follicolo e l'endometrio è cresciuto!! OH MAMMA NON CI CREDO FACCIO IL TRANSFER!!22pm: trasferisco due embrioncini congelati. Sono belli belli, mentre sono li con le gambe in aria la biologa mi calcola la data parto … dice che sono troppo belli per non attecchire... ILLUSIONI... inizio a sognare. FINALMENTE sono in cova, incredibilmente è toccato anche a me covare. E' giugno, fa caldo, faccio pranzi con amiche e prendo il sole, vado in montagna, lavo la macchina..la vita di riposo non fa per me. Ormai sono fatalista, se deve andare va.E al 10pt il primo stick della mia vita mi restituisce due linee rosa. Al 12pt le beta sono 371: ma chi, a me? Dei GEMELLI?Il 19 febbraio nasceranno i miei bimbi e io sarà mamma. E sarà un sogno che si avvera, l'inizio di una nuova vita.
AGGIORNAMENTO DI APRILE
 I miei bimbi sono poi nati il 12 febbraio 2013 con TC a 37+1. 1.990 x44cm (Michele) e 2640 x47cm (Margherita) di gioia.I primi giorni sono stati in incubatrice, li guardavo dal vetro, li tenevo in braccio un pochino, la bimba provava a ciucciare dal mio seno...ma ho realizzato di essere mamma quando dopo 6gg ho avuto le loro cullette in camera con me e tutte le altre mamme venivano in camera  a vederli! Quanto orgoglio e quanta felicità.Ora hanno 14 mesi, sono cresciuti, Margherita cammina, Michele sta in piedi, non ho ancora dormito una notte più di 3 ore di fila, li allatto ancora felicemente ma il desiderio di un'altra gravidanza è sempre qui con me, la speranza della BDC non mi abbandona mai e l'invidia per chi rimane incinta "per sbaglio" c'è ancora. 
La PMA è un'esperienza che ti segna dentro, nel profondo, che ti cambia e che rimane sempre li dentro di te, nascosta da qualche parte per riaffiorare ogni tanto a pungerti un po'.

LA CONCHIGLIA DI MARTA

Foto di Marta


LA CONCHIGLIA DI MARTA

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