Lo so, come introduzione fa veramente schifo, ma è un po' così che mi sento. Ve l'ho detto che non so fingere no? Sopportatemi, pliz.
LA CONCHIGLIA DI MISS SUNSHINEIllustrazione di Francesca Ballarini-Ricordo bene il giorno in cui io e MrSun abbiamo deciso che avrei preso la pillola, circa sei mesi dopo il nostro primo bacio. Volevamo essere liberi di viverci, senza ansie, senza brusche interruzioni.Quella pillola è stata poi la mia compagna per diversi anni.E ricordo bene il giorno in cui abbiamo deciso che basta, il suo tempo era passato, bisognava cominciare una nuova vita… era circa un anno dopo il nostro sì.Abbiamo cominciato a pensare a un bambino nonostante le difficoltà, il mutuo da pagare, il mio lavoro precario, quello di MrSun sempre incerto. Ma eravamo sicuri di volerlo, avremmo affrontato ogni cosa.Dopo sette mesi dall’interruzione della pillola un ritardo.In quel periodo accoglievo serenamente ogni arrivo del ciclo, non pensavo di avere problemi, ogni volta mi dicevo solo che la natura aveva bisogno dei suoi tempi. Poi quel ritardo, vissuto giuro con estrema naturalezza.Ero felice e cauta nello stesso tempo. Ho fatto direttamente le beta. Positive.Non so descrivervi il mio stato d’animo di allora. Mi sentivo strana, ancora troppo figlia per vedermi madre, e questa forse era La sensazione dominante. Mi sembrava una cosa molto più grande di me. Ma che gioia…così intima.La gine mi aveva detto di ripetere le beta dopo una settimana e richiamarla. Non avevo sintomi particolari, solo un seno enorme e dolente. Passata la settimana sono andata a fare le analisi e poi direttamente a lavoro. Mentre ero in ufficio ho cominciato a sentire doloretti strani al basso ventre, sempre più forti. Vado in bagno, piccole perdite. Decido di andare a casa. MrSun viene a prendermi. Durante il viaggio tremo tutta, e mi scendono le lacrime per il dolore. Arrivo a casa e mi stendo subito sul letto. Dopo poco sarebbero stati pronti i risultati delle analisi. MrSun esce subito per andare a prenderli. Nel frattempo vado in bagno e mi accorgo che le perdite aumentano e sono sempre più maledettamente rosse. So quello che sta succedendo. E quando mio marito torna con il viso contratto e mi abbraccia ne ho la certezza. Le beta si erano notevolmente abbassate e lì sotto c’era proprio scritto: ”Possibile interruzione di gravidanza”. Chiamo la gine tra le lacrime e lei mi dice con molta freddezza di stare tranquilla, che avrò un ciclo più abbondante del solito e non ci sarà bisogno di fare raschiamento perché è solo l’inizio. Quarantadue giorni. Era l’ottobre del 2007.
Il ciclo è arrivato con dolori insolitamente forti per me e dopo una giornata di pianti e tristezza, sono tornata a lavoro e ho ripreso piano piano la mia vita di sempre. Passati dieci giorni sono andata dalla gine e lei mi ha detto che questa esperienza, seppur dolorosa, ci aveva quantomeno fatto capire che tra noi non c’erano problemi di concepimento. Sono uscita da lì felice di questa consapevolezza.A dicembre, però, ho avuto un problema a lavoro e purtroppo in quel momento non potevo proprio permettermi di rimanere incinta, così decidiamo di prendere nuove precauzioni. Nel frattempo scopro di essere celiaca. Il mio intestino è completamente piatto, senza villi, a causa di una celiachia severa. Comincio subito la dieta. Altro trauma, per me che amo la buona cucina. Più tardi mi diranno che quell’aborto potrebbe essere stato causato proprio dagli effetti distruttivi di una celiachia non curata.A giugno 2008 mi rinnovano il contratto per un anno. Ricomincia la ricerca. Continuo ad andare da quella gine, che continua a dirmi che va tutto bene, devo stare serena, non stressarmi, perché il fattore psicologico è molto importante. Ok. Ma i mesi passano inesorabili e l’arrivo di ogni ciclo comincia a buttarmi giù, a darmi ogni volta un segno di qualche possibile problema. D’altra parte io mi sento bene fisicamente, non ho nessun tipo di disturbo, i cicli sono regolari e per niente dolorosi. E vado avanti. Per due lunghi anni.
Nella primavera dello scorso anno vedo per l’ultima volta lei, che come sempre è troppo superficiale e non dà risposte concrete a un problema che evidentemente c’è e io voglio cominciare ad affrontare.Ho perso troppo tempo, lo so. Anche dopo questa visita dovevo muovermi subito e invece mi sono data ancora una chance, aspettiamo l’estate, ho detto a MrSun, chissà magari il riposo aiuta (la gine docet!).Intanto il mio umore calava bruscamente. Non voglio chiamarla depressione ma tristezza profonda sì, e perdita di entusiasmo e della solarità che è da sempre parte di me. Buio totale.Non ne parlo con nessuno, nemmeno le mie amiche più care si rendono conto del mio stato reale. So fingere bene. Solo il mio amore, standomi accanto, ha subito ogni mio sguardo perso, ogni mio debole abbraccio, ogni mia lacrima, ogni mio no. Ed è stato forte, mi ha coccolato ma si è anche arrabbiato diverse volte, per scuotermi, per ricordarmi che io e lui ci siamo e dobbiamo pensare a noi, alla nostra vita, che anche senza un figlio rimarrà bellissima. Con molta fatica mi sono tirata su, cercando di accumulare buoni propositi e positività.
A settembre 2010 comincio i controlli, dai quali emerge una cisti probabilmente endometriosica e diverse aderenze sul lato destro che hanno ostruito anche un po’ la tuba destra. Bisogna intervenire con la laparoscopia. Le altre analisi mie e di MrSun sembrano perfette.A fine gennaio 2011 l’intervento. Tutto è andato bene. Esco il giorno dopo dall’ospedale, i medici mi dicono che hanno ripulito ogni cosa e che devo approfittare subito dei mesi post operatori, che sono i più fecondi.
Ad aprile mi sono casualmente imbattuta nel blog di una mamma per caso, ho cominciato a leggerla e mi hanno entusiasmato i suoi racconti e i commenti delle sue tantissime blogger amiche.E così ho cominciato a cercare blog di donne che come me non riuscivano a diventare mamme e devo dire che non è stato semplice trovarvi. Poi un giorno all’improvviso… ecco Nina Cerca. Leggo,leggo,leggo. Avidamente.E poi grazie a lei ne trovo altre: Nora, Clara, Speranza, Owl, Lizzie, Ilaria, Sfolli, Gioia, Pink, Ila, Marica e poi sempre di più… vi leggo e trovo conforto nelle vostre storie, mi sento meno sola. Decido di creare un blog tutto mio per buttare fuori un po’ di buio e per chiacchierare con voi, che come me aspettate di realizzare questo sogno.
Siamo ad agosto ed eccoci ancora qui, in cerca.Ora non capisco. Non so cosa c’è che non va. Non ho un nemico da combattere. E questa condizione mi fa vacillare. Alterno momenti di estrema serenità ad altri di sconforto, rabbia e frustrazione.Certe volte mi sembra che non esista nient’altro, il mio è diventato un pensiero fisso, tutto gira intorno a questa spasmodica ricerca e casualmente vedo solo pancioni intorno a me e sento solo annunci di amiche, parenti, conoscenti incinte… e io no. Io non ho questo privilegio. Io sono “diversa”. E non so perché.Ma poi ci siete voi… “diverse” o meglio, come dici tu Nina, “diversamente fertili” come me… ahinoi! e siete la mia boccata d’ossigeno quando mi manca il respiro, il mio sollievo quando dentro scoppia il dolore.La vostra presenza è ormai fondamentale per me, per noi… sì perché MrSun mi vede più serena da quando ci siete e per questo vi adora! Quando vi leggo sorrido, rifletto, rido, piango, gioisco, mi rattristo, condivido,mi sento complice e mi sento io. senza maschera, senza difese.
Il resto è vita. E lo scoprirò solo vivendo…
GENNAIO
… e vivendo sono passati altri quattro mesi dall’invio della mia conchiglia a Nina… e ancora nulla.Solo altri controlli, soprattutto per MrSun, dai quali continua a emergere che tutto è al suo posto.Con il Natale la sensazione di vuoto è diventata una voragine.Abbiamo preparato l’albero e il presepe ancora una volta da soli e la casa era silenziosa, troppo silenziosa per non turbare il cuore. Ci siamo ritrovati di nuovo a chiedere lo stesso regalo, a esprimere lo stesso, unico desiderio. Solo con un po’ di stanchezza e disillusione in più.Il nuovo anno è appena cominciato e io il 2 ho chiamato la gine per fare il monitoraggio, ultima prova, l’unica che non abbiamo ancora fatto. Ma davvero sarà l’ultimo controllo. Poi basta.Intanto il 3 ho chiamato due centri per la fecondazione e ho preso appuntamento per il primo colloquio… si tratta di due centri pubblici quindi i tempi sono biblici, per cui meglio cominciare a mettersi in lista, cosa che forse, visti i risultati, avrei dovuto fare prima… Mi sento sempre più “terra arida”, dove nulla attecchisce.L’ho detto ieri sera a una mia amica, che mi ha guardato turbata e mi ha fatto notare che ho usato una bruttissima espressione che non vuole sentire più. Ma è così che mi sento io, intimamente.Anche MrSun ha lo sguardo spento… e mi fa male vederlo così, non ci sono abituata.
Nel frattempo voi continuate a esserci. A riempirmi di attenzioni e affetto. Ho incrociato gli sguardi di tre di voi ed è stato come guardarmi dentro. Stesse ombre, ma in più ironia, forza ed equilibrio, di cui ho fatto e faccio volentieri tesoro per rendere più sopportabile quest’attesa.