Cara Nina cara mamma, vorrei essere una conchiglia della tua spiaggia anzi precisamente un paguro..di quelli piccoli e ben nascosti. Sono capitata da te proprio quando, per forza di cose, come spiego di sotto, ne avevo più bisogno e quasi era diventato doveroso per la mia salute... Capito da te proprio quando sto mettendo mano a un blog, quando inizio a scrivere come per urlare, quando tutto intorno si fa veramente pesante e difficile da gestire. E giusto quando capito da te ti trovo con in mano il clearblue e un pugno di numeri magici. Una magia che neanche Stilly avrebbe potuto fare col suo specchio magico e catarifrangente! Le coincidenze sono tantissime... non posso non presentarmi per dirti: Grazie http://www.alloraseiincinta.it/perche-qui
Dico qui quel che dissi a lei allora:
Sempre meglio sapere dove si nasconde il mostro per poterlo sconfiggere. Io ne sono convinta.
LA CONCHIGLIA DI PETALO BLU
Illustrazione di Francesca Ballarini
* Cara Nina
Eccomi. Devo farcela, inutile girarci attorno.. Avrò sempre mille impicci da fare ma sempre solo un unico sogno da rincorrere. E' inutile Nina, provo a pensare a come presentarmi e non ci riesco ma ho capito perchè. Basta non parlare di chi sono ma di come sto..perchè proprio per il mio stato emotivo attuale non riesco più a capire chi sono. Forse è questo il succo del discorso..sto male perchè sono qualcuno ma vorrei essere altro.. Brevemente..di sicuro sono, e qui lo dico qui lo nego, un clown dottore. L'ho detto. Si, ..da ben sette anni lavoro negli ospedali, nelle scuole e in tutti i tipi di reparti. Secondo le statistiche che, doppio ahimè, faccio io stessa, vedo in totale circa 200 diversi bambini ogni mese. Da sette anni. 200 diversi bambini con le rispettive famiglie. Tutto questo è la forza che fa muovere il mio cuore, la spinta che mi ha reso uno sguardo inevitabilmente totalmente magico. Oltre ad essere un clown sono una donna. Sposata da esattamente un anno e da circa sei sette mesi sono parente ad una creatura, diciamo così, che si chiama teratozoospermia. Questa creatura inizialmente sembrava un mostro ai miei occhi ma devo essere sincera, ogni giorno si trasforma in qualcosa di diverso e sta a me scoprire dove si è nascosta e sotto quali mentite spoglie si presenta. Altrimenti ogni volta me la prendo con qualcuno con qualcosa che non c'entra niente quando in realtà è solo il teracoso che si prende gioco di me e mi fa perdere forza, energia. A lavoro mi hanno insegnato che tutto scaturisce da due grandi emozioni chiave, una è l'amore l'altra è la paura. Ognuna poi dà vita a emozioni collaterali, sottoemopzioni tipo gelosia, invidia, affetto, compassione... Io ora invece credo che c'è un'emozione ancora più grande che si chiama speranza. Un grande grigio che accoglie in sé le sfumature dell'amore e della paura in maniera totalmente sconosciuta alla mente umana. E nonostante io non sia una credente, diciamo così, sento in cuor mio che la speranza ha in sé una sacralità fuori dalla nostra portata. Magia, appunto. Tempo fa una mia amica, una donna speciale mi disse che aveva aspettato ben 25 mesi il suo bambino. Me lo disse mentre ero clown ..non ebbi quindi lo spirito di reagire alla notizia ma me la sono portata dietro fino a ieri chiedendomi “chissà Lei come ha fatto in quei 25 mesi di "attesa". Ieri però questa donna speciale mi ha anche chiesto, preoccupandosi: “Come stai?”. E qui si è aperta una voragine .. In realtà sò bene che lei (al di là dell'unione di coppia che è la sorgente per ogni tipo di nascita) come donna ha e immagino aveva una profonda fede dalla sua...Nonostante io non sia una "credente", come si usa dire, ciò non significa che non abbia una profonda fede in ogni cosa...e non parlo di feticismo (che in parte ho per le tazze da tè ma quella è un'altra storia..robaforte!) Però appunto, immagino o riesco a immaginare, dato che lo sto toccando con mano, cosa possa generare quel tipo di "attesa" non esaudita. Comunque ora sto nella fase di mezzo, fase bruttina. La diagnosi per il marito non è delle migliori e le potenziali soluzioni proposte o prospettate non sono felici. Puoi immaginare il "rinculo" (perchè di rinculo si parla, effetto a catena, tipo armageddon insomma. In pratica: tutto ciò che può scaturire nella panza di una donna quando il suo più grande sogno fatica ad avverarsi e per panza s'intende la zona d'incontro di tutti i chakra. Dove si vedono e si prendono il tè spettegolando.) Sto nella fase in cui devo comunque immaginare le sembianze di possibili scenari alternativi...dove i bambini possono anche arrivare da atti d'amore diversi, molto strani, per alcuni anche anormali. Non che io creda ormai che sia possibile solo in quel modo...anzi.. come dicevo, ho assolutamente fede ed è per questo che credo ogni modo sia perfetto, splendido se ci si arriva con amore. E poi ho la speranza al comando. Però diciamo che non è proprio facile in generale il percorso da fare nel mentre.. Lavoro con i bimbi da quando avevo 15 anni e nonostante ne abbia conosciute di situazioni ho sempre pensato che alla cicogna bastasse uno zuccherino per attirarla a sé.
Quindi ora andrò in settimana dalla supraginecologona che tutti dicono che è fighissima per fare le mie indagini più approfondite e intanto scrivo un blog segreto per evitare di diventare come Maga Magò con la febbre nei giorni no. Come si dice, a chi tocca 'nsengrugna.
Non so come sarà domani ma so solo che ieri e l'altro ieri ho pianto e anche molto. Anche il mese scorso, e l'altro mese ancora. So che Novembre è stata una costellazione di nascite, annunci, foto di pance..So che ogni giorno in cui la mia collega entra in reparto squittendo davanti ai bambini piccoli (come se stesse in perenne ovulazione in mondovisione) io mi sento male e vorrei che mi cadesse una palata di datteri in testa, so che ogni santo giorno ho la vita di famiglie meravigliose davanti che mi danno forza e magia e nel contempo mi fanno tornare a casa o completamente svuotata o con l'ittero, in procinto di scoppiare come una bomba a mano. So che proprio due secondi fa mi ha chiamato mia cugina chiedendomi “hai festeggiato l'anniversario? E come? Avete fatto un bambino?” .No, mannaggiapontemammolo.No. Insomma..diciamo che in questo periodo preferisco non sapere. In ogni caso concludo dicendoti che sono straconvinta che ci rivedremo con la mia perla e che un papabile nome di bambina sarebbe stato Perla ma poi i miei famigliari l'avrebbero chiamata Pirla..t'ho detto tutto. Un abbraccio a tutti e tre PetaloBlu
AGGIORNAMENTO di LUGLIO
Cara Nina, riecchime! Dalla scorsa conchiglia molto è cambiato... Quando ti ho scritto ero davvero sofferente. Non riuscivo a capacitarmi del dolore , ero nel pieno del “Perchè io no?” ..Ho dovuto cercare aiuto e l'ho trovato nel blog. La catena che pian piano si è creata è andata di pari passo con quella che si è inevitabilmente sciolta qui, fuori dal mondo mediatico. Qui molte compagne e amiche presenti, amorvoli e pazienti, fuori molte amiche distanti, passanti ormai. La superginecologona è stata sostituita da una extra Giaina esperta in poliabortività e malattie autoimmuni. Una semplice Tiroidite autoimmune mi ha aperto un mondo paradossalmente più complicato ma più facile da “gestire”. Si sa, quando si conosce il nemico si sa contro chi combattere e quindi nella sfortuna mi sento fortunata (a tratti piangente ma vabbè, è incluso nella busta sorpresa). Abbiamo fatto isterosalpingografia, tamponi, preso e debellato ureaplasma con un antibiotico bomba, ci siamo mortificati, siam stati mortificati, volontariamente e involontariamente, mi hanno toccato la pancia in trenta sorridendo dolcemente senza sapere che quel gesto dimostrava affetto ma mi gelava il sangue e mi faceva piombare nella realtà meticolosa di tutti i giorni, ho perso ore e giorni al telefono con gli ospedali, mi hanno risposto male, abbiamo speso tanto, troppo per guarire per capire, abbiamo fatto il PCT come nei film e come nei film è andato male, siamo quella coppia che ora è felice per le nascite degli altri ma ad occhi bassi molto bassi. Mio marito vuole cullare sua figlia da prima che i suoi amici pensassero di volerne una. Mio marito ora si chiama Charlie e i risvolti diversamente fertili della mia vita sono piacevolmente tragicomici. Dopo un lasso di tempo riesco a rialzarmi proprio come il misirizzi, il pupazzetto che si piega ma non cade mai, si rialza sempre. La teratozoospermia è diventata oligoastenoteratospermia, ci piaceva più lunga la parola in onore della semiotica , degli antichi greci e di antani con scappelamento a destra. Io invece grazie all'extra Giaina ho potuto scoprire tanti nuovi termini bislacchi accompagnati da nuove avventure. Sono in cura per il momento e per i secoli dei secoli per :Insulinoresistenza, Trombofilia associata, Ipofibrinolisi, Tiroidite di Hashimoto e ipotiroidismo...e ultima aggiunta è l'ovaio policistico. La cosa più grave in assoluto, cara Nina, è che per amore di mamma, per questo bambino, non mangio più dolci, non bevo più vino. E' come se mi avessero tolto la cittadinanza ciociara, Nina! Ma ora già è acqua passata, per ora combatto i limiti chiudendomi in casa murandomi dietro la bouganville che quando fiorisce un poco nitidamente ricorda il colore dello uino...... Quando e se rimarrò incinta dovrò continuare la cura e prendere seleparina. Dovrò fare analisi di emergenza ecc ecc Ancora non s'è capito con quali limiti e criteri..ancora non ho ben capito quando e come mi si sia inculcata la paura latente ma esistente di rischiare aborti con più facilità. Forse quando la dottoressa mi ha fatto notare le diverse mutazioni, delezoni e mazzolini vari e mi ha detto che ero da “sorvegliare bene”. Non so. Sò che certe cose sono imprevedibili, tanto vale lasciarsi andare. Al destino, quel che sarà sarà.. Eppure a volte, quando vedo le mie 34 amiche appanzate gravitarmi attorno con racconti più o meno devastanti del tipo “ Accidenti mi è scapato via con una sola spinta! Che parto meraviglioso!” , “ L'ho partorito con uno starnuto”, “ Non so neanche a che mese sto! Mha, non l'ho capito!”, “ I primi tre mesi sono filati sereni..nessun disturbo”, “ Ho scordato di prendere la pillola e sono rimasta incinta”...e foto e sorrisi goliardici e guance materne.. io, a quel punto, soffro. Dentro sento un vuoto incolmabile che mi soffoca. E penso che io questo privilegio non l'ho avuto e nn si sa se mai lo avrò. Mi sento privilegiata però Nina. Mi sento brava perchè imparerò a fare le pere in panza, perchè mio marito ed io stiamo passando dentro un cerchio di fuoco con la sigaretta apppicciata e bagnati di benzina (ho voluto sottolineare per aggiungere pathos e empatheia) e siamo mano nella mano, sempre. A volte lui è fuori dalla finestra perchè l'h cacciato e io dentro ma vabbè... Scherzo. Scherzo, l'autoironia è la mia difesa, il mio carburante personale. Dai primi di Luglio inizio la stimolazione. Faremo una IUI di prova ma se non và si passerà alla FIVET. Nonostante tutto io ci credo, perchè voglio crederci sempre. Il mio sogno inizia la mattina..quando posso iniziare a metterci mano, perchè la notte culla me mentre il giorno io costruisco la culla per la mia famiglia. Avremo tre o quattro figli. Uno o due grazie alla PMA, il viaggio d'amore più delicato, umano e sincero che mi sia stato regalato. Uno lo avremo per potentissima bottadiculo in corner. Perchè ci sta, sono fatalista. E un altro lo avremo grazie all'adozione. Io, finito tutto, ho deciso che sarò diabetica. Tanto ai sessanta io e Charlie apriremo un casale o una trattoria artistica (cioè che si dipinge con gli spaghetti) quindi dovrò per forza mangiare e bere. Pare brutto ma ha un suo fascino. Adesso mi concedo anche 5 anni di dieta ferrea e insulinresistenza e tuttecose per il nostro percorso ma dopo.. fatta la mamma famo la torta.
Chiudo ringraziando, questa volta seriamente, tutte voi. Tutte le donne portatrici di magia incontrate qui o fuori, tutte le mamme di cuore, nessuna esclusa. L'avervi inconrate mi fa sentire come la nonnina del Titanic: ho un gioiello tra le mani e anche se lo getto in mare sarà sempre sulla nostra spiaggia, nel mio cuore. Prima che mi cada un iceberg in testa dico un segreto davvero serio questa volta:
Ho un FoRuto nel cuore e lo dedico a voi. Un abbraccio di uno sconosciuto nel passare veloci al suo fianco, quell'angolo del ponte a Trastevere tanto dolce alle sei del mattino quanto aspro sotto il sole delle due, lo sguardo di un cugino che sente che qualcosa non và, le guance di una mamma come le distese pacifiche della Patagonia, il pesco che si piega sempre di più, le passanti di De Andrè, la rabbia di Frida il suo amore sinuoso, l'acoglienza della vecchietta al mercato, la fragola sembra una bambina, le girandole, le illustrazioni della luce all'imbrunire, lo scatto di sopravivenza della lucertola che ha perso la coda, tua nipote a Frosinone che ti riconosce dopo un pianto, i mi manchi, mi manchi anche tu, il profumo nei tester, quando togli gli occhiali e ti mancano nove gradi e tutto è più semplice puoi non vedere, il panino in Abruzzo, la mano sulla spalla di un amico, il Padrino come suoneria del medico di base, Estradiolo con l'aceto sulla i chi l'avrebbe mai detto, una vergogna, un segreto che vuole svelarsi, la pancia che accoglie e abbraccia ogni cosa, la vasca e la spugna a forma di cuore, le coppie sconfitte che provano ancora, un ricamo sul guscio di un uovo, la fantasia, il bambino che è nel cuore.