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La conferma di Cantù

Creato il 27 settembre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

manuchar La Bennet Cantù conferma il successo dell’anno scorso al Trofeo Lombardia battendo l’Armani Jeans Milano al PalaDesio sotto gli occhi del patron biancorosso Giorgio Armani. Nella finalina Cremona si conquista l’ultimo posto sul podio e relega Varese in coda alla classifica.


Vanoli Braga Cremona – Cimberio Varese 66-63 (21-13, 33-22, 53-48)

La squadra di Mahoric ha la meglio su una Varese a ranghi ridottissimi (fuori Collins, Galanda, Rannikko e Thomas a lungo in panchina) che subisce la ritrovata vena realizzativa di Formenti e Milic (male il giorno prima con Cantù) ma tiene aperta la partita con uno sprazzo di follia agonistica di Phil Goss, che segna 8 punti consecutivi ma perde il pallone che condanna Varese alla sconfitta. Buone indicazioni anche per il giovane Fabio Mian nel complesso però di una partita giocata a un livello troppo basso per essere significativa.

Vanoli Braga Cremona: Rowland 1, Conti 2, Sekulic 4, Formenti 9, D’Ercole 3, Perkovic 11, Milic 16, Foster 9, Drozdov 11, Lottici ne, Marenzi ne, Zacchetti ne. All.: T. Mahoric

Cimberio Varese: Brandwein, Goss 17, Mian 6, Antonelli 4, Righetti 9, Thomas 5, Lenotti, Kangur 8, Cotani, Fajardo 14. All.: C. Recalcati

Bennet Cantù Armani Jeans Milano 80-78 (23-21, 44-34, 65-51)

Avanti per quasi tutta la partita con vantaggi comodi, Cantù subisce l’assalto finale di un’Olimpia che mostra il solito orgoglio e ha anche la palla per il successo. Maciulis non converte in due punti il rimbalzo offensivo dopo l’errore di Ganeto dalla lunetta e i brianzoli possono festeggiare il successo in una partita che non può essere un’amichevole nemmeno a due settimane dall’inizio del campionato. Proprio in considerazione di questo fatto sarebbe sbagliato trarre considerazioni definitive, ma i biancoblu di Trinchieri hanno mostrato a tratti ottima pallacanestro, caratterizzata da una circolazione di palla molto fluida che ha permesso di trovare la via del canestro con relativa facilità in tanti modi diversi. Cantù ha provato a giocare alto-basso sfruttando i passaggi di Ortner dalla punta, ha utilizzato il pick and roll per il portatore di palla per punire dal perimetro gli aiuti, si è servita dei tagli in lunetta dal lato debole: insomma, un campionario di soluzioni apparse già ben rodate e che potrebbero trovare ulteriore giovamento dal lavoro in palestra e dall’inserimento di Tabu e Micov in un reparto esterni che ha visto brillare Mazzarino e soprattutto Markoishvili (MVP del torneo secondo chi scrive, ma l’organizzazione ha preferito premiare Mordente).
Per Milano invece sembra ripetersi il solito copione dell’era-Bucchi, nel bene e nel male: l’orgoglio con cui i biancorossi hanno saputo recuperare negli ultimi 8’ (71-57 dopo le bombe di Mazzarino e Markoishvili) arrivando addirittura al vantaggio (75-76 dopo due liberi di Rocca) è certamente positivo, ma il gioco involuto e affidato soprattutto alle iniziative dei singoli non è un buon viatico per una stagione che, data la sontuosa campagna acquisti, non può non avere come obiettivo qualcosa in più di un Oscar come miglior attore non protagonista in campionato. Le assenze dei due lunghi di stazza hanno sicuramente spuntato le armi dei milanesi, che sono stati anche penalizzati da un metro arbitrale completamente diverso rispetto alla semifinale e si sono ritrovati con Hawkins carico di falli (3) già a metà secondo quarto. Ne ha risentito l’aggressività difensiva, ben gestita peraltro da una Cantù che ha saputo mantenersi calma limitando le palle perse e i contropiedi biancorossi. Giocare un’amichevole di fine settembre sui nervi, come fosse una gara 5 di playoff, non è in ogni caso un segnale positivo. Il tempo c’è – e magari contro i Knicks domenica prossima si vedrà qualcosa di migliore – e i rientri dei “7 piedi” Petravicius e Pecherov oltre che di Finley non saranno privi di effetti, ma in questo momento l’Olimpia sembra davvero un cantiere aperto.

Armani Jeans Milano: Mancinelli 9, Maciulis 16, Mordente 8, Jaaber 7, Rocca 19, Melli, Ganeto 7, Hawkins 12, Cacace, Furlanetto ne, Amato ne. All.: Bucchi.

Bennet Cantù: Ortner 1, Markoishvili 18, Leunen 13, Marconato 2, Mazzarino 20, Mian 8, Urbutis 2, Diviach 2, Green 14, Maspero ne, Abass ne, Dukulis ne. All.: Trinchieri.


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