Foto fornita dall’Ufficio Stampa, Monica Passoni
Opera Fragile è un percorso di contaminazione musicale che si estrinseca attraverso cinque album che hanno come comun denominatore il tema della fragilità umana: l’uomo che soffre per la sua deportazione, a causa della guerra, della solitudine o della globalizzazione.
Ideato e voluto da Giorgio Vicini, per alcuni decenni nome di punta nell’organizzazione di concerti ed eventi musicali, con protagonisti da tutto il mondo come – per citare fior da fiore, Joni Mitchell, Erica Clapton, Lou Reed, Bruce Springsteen, Paolo Conte, Carlos Santana e molti altri – ha trovato in Carlo Maria Cantoni, baritono, attivo su più palcoscenici, il partner per rivisitare pezzi classici italiani ed internazioni e trasformarli in una nuova veste rock-pop-lirico in cui il belcanto ha il sopravvento.
E’ uscito il volume primo di Opera Fragile che tra le dieci tracce, ci ha convinto per Deportee, del re dei country singer statunitensi, Woody Guthrie, The crystal ship dei Doors e un dolente pezzo lanciato da Mimmo Modugno, Amara terra mia.
Nelle altre tracce non sempre, a nostro parere, si riesce a creare la giusta amalgama tra la voce intensa e comunicativa di Cantoni con le basi rock, a tratti prevaricanti.
Il progetto, di per sé interessante, prevede l’uscita di altri quattro album.
Eleonora Dafne Arnese