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La Corte dei Conti con 313 milioni di uscite è l’organismo più caro d’Europa

Creato il 22 giugno 2014 da Nicola933

Di Consiglia Grande. Pubblicato il bilancio consuntivo della Corte dei Conti in Gazzetta Ufficiale: dalle singole voci si evince che sia l’organismo più caro d’Europa. La magistratura contabile costa decisamente tanto ai contribuenti. Stando alla cassa, nel 2013 ha avuto 313 milioni di euro di uscite. Il ministro del Tesoro le ha trasferito 280 milioni di euro: quindi è facilmente rilevabile l’avanzo di amministrazione di 65 milioni di euro.

Un rapido confronto con simili istituzioni Europee ci aiuterà a fare il punto della situazione: parlando della Gran Bretagna, con bilancio pubblico e prodotto lordo simili a quelli dell’Italia, Il National Audit Office lo scorso anno ha ricevuto dal Parlamento inglese 66 milioni di sterline (all’incirca 80 milioni di euro), inclusi quattro per spese una tantum.

Eppure i revisori pubblici inglesi sono, in qualche modo, riusciti a produrre per i contribuenti un risparmio di spese di circa un miliardo di sterline. E allora come mai i nostri magistrati, ricevendo un importo quadruplicato non hanno ottenuto, neppur minimamente, lo stesso risultato di sgravio? Quel che è certo, in questa situazione, è che non ci è dato sapere.

Ancora, esaminiamo il caso francese: La Cours des Comptes nel 2013, è costata circa 206 milioni di euro (un terzo in meno dell’Italia). I portavoce parigini quasi si scusano per l’enormità della cifra in questione, che ricomprende venti organi decentrati che controllano la spesa delle regioni. Così si spiegherebbe il notevole importo.

In Lussemburgo, La Corte dei Conti Europea avrebbe speso, lo scorso anno, circa 142 milioni di euro, pur controllando i bilanci dei 28 paesi dell’Unione ed anche qui è quindi rilevabile la differenza con l’Italia.

Infine in Germania, il Bundesrechnungshof costa 127 milioni di euro, senza includere gli impegni di 16 organi regionali, ma pur volendoli calcolare, non si eguaglierebbe la cifra italiana.

Alla luce dell’accurata analisi, non resterebbe che capire il motivo di questo surplus di spese rispetto alla Corte dei Conti di Roma. Ma nonostante il notevole importo sovracitato,  la magistratura contabile incappa in sforamenti di spesa: dall’ufficio di presidenza al segretario generale, dagli uffici regionali alle risorse umane il consuntivo rimarca 13 milioni di euro in più (ovvero circa il 4%), rispetto al preventivo precedentemente approvato.


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