Due sere fa mi sono data al sentimentalismo è ho riguardato Moulin Rouge.
commedia/tragedia che non ho mai amato particolarmente, ma il Maestro (Baz Luhrman) va comunque omaggiato per scenografia e scelte stilistiche, se non proprio per la genialità della storia… o del pensiero sotteso che la storia vuole veicolare.
Quale pensiero sotteso, vi starete chiedendo? Il film era solo una scusa per mettere in reggicalze Nicole Kidman e un centinaio di altre comparse dai cosciotti pieni, ornate di variopinte gonnellone a balze… e non avreste tutti i torti.
SE.
Se nel film le scene principali non fossero costruite attorno agli ideali bohemien di amore, libertà (di espressione, pensiero, vita…) e passione.
SE.
Se gli attori non si fossero cantati per 2 ore buone che “LA COSA Più DIFFICILE A QUESTO MONDO è AMARE, E LASCIARSI RIAMARE“.
SE.
seeee. gente, sveglia!
LA COSA PIU’ DIFFICILE A QUESTO MONDO ve la dico io cos’è: E’ LAVORARE, E FARSENE PAGARE!