Una pagina bianca. Una tela intonsa. Uno spazio vuoto.Un'idea. Un pensiero. Un sogno. Ed ecco che, unendo insieme queste cose, nasce qualcosa di unico, di originale, di nuovo. Dipingere un quadro, scrivere un racconto, comporre una canzone, sono tutti modi diversi di creare. Di esprimere il proprio io, di trasmettere il proprio sguardo sul mondo, di comunicare il proprio pensiero. Di essere artisti. A volte non ci si rende conto a pieno dell'enorme differenza tra il prima e il dopo, tra il nulla e l'arte, tra il vuoto e l'essere. Può aiutare a questo scopo la fotografia, che fissa come immutabile un piccolo irripetibile istante che altrimenti il tempo si sarebbe portato via per sempre.
Proviamo a confrontare la fotografia di una tela bianca con quella del quadro che il pittore vi ha dipinto. Di un foglio vuoto con quello su cui lo scrittore ha impresso il suo racconto. Di una sala nuda con quella che è stata arredata. Di un frammento di pietra con la scultura rifinita. Il pancione di una futura madre con un bambino che corre in un prato. Ecco che, come per magia, è evidente il più grande dei misteri della vita: la creazione. Crea un pittore che dipinge. Crea uno scrittore che narra.Crea un architetto che arreda. Crea uno scultore che intaglia. Crea una madre che partorisce. L'essere umano è sempre stato affascinato, in diversi modi, dalla creazione. Dalla nascita di qualcosa di nuovo dove prima non esisteva nulla. È l'eterna lotta contro il nulla, per dominare il caos primigenio, per lasciare immortale traccia di un'effimera esistenza mortale.È l'essenza stessa dell'arte. E l'arte è la quint'essenza della vita.