LA Crepes !

Da Melissa

Cercando di recuperare gli anni perduti vi posto uno street food in tema con il mio ultimo viaggio a Paris! Francia..terra di burrose golosità e crepes..

L’origine della crepe si perde nella storia..

C’è chi la fa risalire alla distrazione di una massaia nel 7000a.C. che sbadatamente fece scivolare un impasto di uova e farina su una piastra rovente..e chi invece al V secolo , quando Papa Gelasio, caritatevolmente, volle sfamare dei pellegrini francesi stanchi ed affamati, giunti a Roma per la festa della Candelora, e perciò ordinò che dalle cucine vaticane si portassero ingenti quantitativi di uova e farina, con i quali sarebbero state create le prime rudimentali crepes.
Inoltre l’ introduzione del grano saraceno dai caratteristici chicchi scuri, importato dall’Asia trova nel fertile terreno in Bretagna, da sempre culla di questa ghiottoneria, le prime crepe e galette bretoni erano dunque preparate con pasta a base di grano saraceno ed acqua.Secondo questa versione all’impasto originario di acqua e farina si aggiunsero successivamente uova, latte e burro fuso. Secondo tale storia quindi le crepe avrebbero origini bretoni.
In ogni caso, fermo restando che di impasti cotti su piastre ce ne sono tanti tipi (la cecina ne è un altro) e fin dall’antichità questo tipo di preparazione era largamente diffuso, possiamo affermare che la vera crepe come la conosciamo nacque a partire dall’ ‘800 con l’affermazione della “crepe Suzette”!
A tal proposito vi posto le tre versioni differenti della sua nascita (quando si dice perdere le origini…!):

-“Eduardo VII, principe di Galles e futuro re d’Inghilterra, amante dei piaceri della buona tavola è un giovanotto a spasso con una sua “favorita” per la Costa Azzurra. Scende la sera e sale l’appetito, così la coppia entra in uno dei tanti ristoranti à la page della riviera. L’annuncio della reale presenza rimbalza nelle cucine che entrano in agitazione. Le specialità della casa sfilano tutte alla tavola degli augusti ospiti, ma allo chef  sembra sempre poco. Pensa a qualcosa di straordinario, di unico e proprio al dessert si illumina: presenterà una selezione di crêpes culminanti con una creazione inedita ispirategli dall’eccezionale occasione. Detto fatto, prepara le sfoglie e le serve su un vassoio d’argento, poi le irrora con un filo di Grand Marnier, il liquore d’arancia, e accende la fiamma: la dolce aroma di burro, zucchero e arancia, esaltata dal calore, avvolge la coppia rapita dalla magia del fuoco. E’ a questo punto che lo Chef pronuncia il discorso che per ore aveva arabescando tra i fornelli: “Ho l’onore di offrire questa mia creazione in germoglio, mai visto dalla natura. Col permesso di Vostra Altezza avrà per nome quello di questa splendida dama: principessa…” Edoardo prontamente risponde: “Suzette, dica pure semplicemente Suzette!”.
-“fine del XIX secolo quando Eduardo VII, principe di Galles e futuro re d’Inghilterra, degustava le Crêpes preparategli dal giovane chefHenri Charpentier, divenuto in seguito uno dei più illustri nomi francesi negli Stati Uniti, che per prepararle utilizzava un fornelletto a gas.
Un giorno, dopo aver ultimato la preparazione delle Crêpes si versò dell’alcool sul piatto di portata. Subito una vigorosa fiammata avvolse la pila di crepe che s’imbevvero nel liquore. Senza perdersi d’animo il giovane chef le servì al sovrano spolverizzate di zucchero che, al contatto col liquore caramellò. Alla curiosità del principe rispose che si trattava solo di un’innovativa e personale maniera di servire il tipico dessert. Edoardo, lusingato, si rivolse ad una sua avvenente commensale, tale Suzette e chiese di ribattezzarla Crêpe Suzette in omaggio alla bellezza della dama. E così fu.”
-“Cafè Paris di Montecarlo, inizio del 1900: è una bellissima serata ed il principe Edoardo VII sta cenando con alcuni suoi carissimi amici. Nelle cucine tutti sono indaffarati a fare del loro meglio per soddisfare il palato esigente del principe; lo chef, Auguste Escoffier, insieme al suo fido apprendista stanno preparando un magico dessert quando, improvvisamente, le mani maldestre del fido aiutante fanno cadere un po’ troppo liquore sulle crepes che il principe aveva ordinato. Come rimediare? Proviamole, disse. Erano deliziose….tanto che anche il principe richiese il bis! Inizialmente si pensò di mettervi nome “Principe di Galles” successivamente però, il principe chiese che le crepes fossero chiamte suzette in onore di una damigella seduta alla famosa cena. Consiglio direttamente dallo chef Escoffier: preparate la salsa anche un giorno prima, conservatela in frigo e poi sentirete anche le campane quando mangerete questo dessert! Buon appetito”

In ogni caso furono però tre gentiluomini a segnare la svolta, preparando crepes salate!
Il barone de Amery, il visconte de la Garse e il nobiluomo inglese Joseph Dely che verso la fine del XIX secolo si riunirono a Parigi e crearono per loro piacere personale un ristorante a base esclusivamente di crepes.
Amanti delle tavole di tutto il mondo compresero che eliminando lo zucchero dalla pastella queste potevano accompagnarsi gradevolmente a formaggi, salumi e verdure.
Fu un successo e nel periodo della belle epoque, tutti impazzivano per le crepes cucinate sul momento. Il ristorante Chez les amis divenne assai popolare tanto che si decise di aprirlo ufficialmente al pubblico.

CURIOSITA’!
-Una Crêpe va cotta sul Galéatoire, una spessa piastra circolare in ghisa cha va ben oliata, sulla quale si versa un cucchiaio di pastella spalmandola sulla superficie e girandola con laTournette l’apposita spatola.
-In Francia, esiste una festa religiosa (La Chandeleur – La Candelora, il 2 febbraio dell’anno) in cui si mangiano le crêpes. In questo periodo, a Roma, si davano dei dolci ai pellegrini, ecco com’è nata la tradizione di cucinare delle crêpes il 2 febbraio.La tradizione vuole che, il giorno della Chandeleur, si faccia saltare una crêpe tenendo una moneta nella mano. Se la crêpe gira bene, allora fortuna e ricchezza vi accompagneranno durante tutto l’anno.
-Oltre che nel giorno della Candelora venivano servite anche nel martedì grasso. Ed era usanza esprimere un desiderio prima di voltare la crepe in aria. …

Però, in Francia, nessuno aspetta più queste feste per cucinare delle crêpes!

LA RICETTA (anche di questa ne esistono varie versioni, a voi trovare quella che più vi aggrada!)

INGREDIENTI 150 gr. burro | 200 gr. farina | 1/2 bicchiere Grand Marnier | 45 cl latte | 2 uova | 100 gr. zucchero

PREPARAZIONE

1. In una terrina mettiamo le uova, la farina, un cucchiaio di zucchero e un pizzico di sale. Possiamo poi mescolare con una frusta. Aggiungiamo il burro fuso ( 20 grammi ) che abbiamo lasciato raffreddare e il latte ( metà dose). Mescoliamo ancora fin quando avremo ottenuto un composto fluido. Facciamo attenzione che non ci siano dei grumi. Diluiamo poi con il resto del latte.

2. Mettiamo poi il preparato in frigo per una mezz’oretta. Lasciamo raffreddare. Facciamo sciogliere un po’ di burro nella padella e poi versiamo un mestolino con l’impasto che abbiamo tolto dal frigo. Giriamo la padella in modo che la pastella si adagi in modo uniforme sul fondo.

3. Vedremo che la crepe inizia a dorarsi. Possiamo così girarla dall’altro lato. Dopo un minutino togliamo la crepe dalla padella. Procediamo così fin quando faremo tutte le crepes che ci occorrono. Le mettiamo man mano una sull’altra in modo che si mantengano calde.

4. In un tegamino mettiamo il burro e lo zucchero che ci è rimasto. Aggiungiamo anche il Grand Marnier e facciamo scaldare il tutto in modo da ottenere un succo. Pieghiamo poi la crepes in quattro e poi la mettiamo nella padella versando di sopra un po’ di succo e un po’ di Grand Marnier.

5. Facciamo insaporire e fiammaggiamole. Serviamo quando sono ancora calde.

http://www.gingerandtomato.com/ricette-dolci/ricette-dolci-crepe-suzette/

[Fonti di ispirazione: http://www.gingerandtomato.com/ricette-dolci/la-storia-e-la-ricetta-originale-delle-crepes-suzette/ – http://www.allante.it/wp/?page_id=83 – http://www.crepes.it/ – http://www.jaimelescrepes.eu/origine/#ancora – http://www.linguafrancese.it/curiosita/prelibatezze.htm -http://buoneforchette.canalblog.com/archives/2005/07/28/685760.html]

Enjoy your meal!
Mel

crepe su la sein

In realtà ce la siamo mangiata anche salata, ma essendo usciti dal Louvre alle 15,30, è stata divorata in un nanosecondo!!



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