In questo post vogliamo parlare dell’economia cinese che presenta delle differenze sostanziali con la nostra. Mentre in Europa si cerca di ridare spinta al mercato e di stabilizzare il sistema bancario, in Cina, sono paradossalmente alle prese con il problema opposto.
L’economia cinese cresce a ritmi vertiginosi, la crescita dell’economia significa tra le tante cose, che sul mercato c’è molta liquidità che, se portata agli eccessi, può determinare il fenomeno dell’inflazione; per porre un freno a questo flusso enorme di liquidità, il governo cinese ha innalzato, per ben quattro volte, i tassi di interesse e ha aumentato la riserva obbligatoria delle banche, ma queste misure non sembrano aver prodotto i risultati sperati.
I tassi di interesse rivestono un ruolo centrale, in un precedente post abbiamo evidenziato che un Paese con dei tassi di interesse bassi, può vedersi come il posto strategico dove fare investimenti, questo determina però che il Paese si ritrova con grandi liquidità che poi possono portare all’inflazione, ecco perchè il Governo ha innalzato i tassi di interesse.
La People’s Bank of China continua a tirare i cordoni della politica monetaria (l’ultimo aumento del costo del denaro è stato varato una decina di giorni fa), ma la liquidità in circolazione resta sempre eccessiva rispetto ai target fissati da Pechino per tenere sotto controllo l’inflazione.
La situazione, quindi, continua a non essere sotto controllo anche perchè c’è da considerare un altro fattore: il cosiddetto “finanziamento sociale”, si tratta di prestiti che non vengono contabilizzati dalle banche e sfuggono quindi alle maglie di qualsiasi controllo, sono prestiti erogati alle famigli e alle imprese con i quali si aggirano i vincoli imposti dalla Banca Centrale di Pechino.
A testimonianza dell’importanza assunta dal finanziamento sociale, delle indagini rilevano che a fronte del rialzo dei tassi di interesse e della diminuzione della richiesta di prestiti, sono consequenzialmente aumenti in misura esponenziale le erogazioni legate al finanziamento sociale.
L’inflazione preoccupa il Governo cinese, il mondo occidentale, invece, è preoccupato dai rialzi dei tassi di interesse, si pensi a chi ha fatto investimenti in Cina sulla base dei bassi tassi di interesse; è una situazione complessa, il dato di fatto è che in un’economia globalizzata dove i capitali si spostano velocemente da un Paese all’altro, sarebbe necessario delineare delle strategie di politica economica internazionale, ma questo sembra un obiettivo irrealistico perchè gli interessi economici non sono convergenti.