“Tutta la letteratura del passato sarà completamente distrutta… esisterà solo in neolingua. La neolingua è il linguaggio ripulito da ogni particolarità e da ogni termine non indispensabile al funzionamento di una società come quella instaurata dal partito Socing in Oceania nel 1984″. Incredibile come il romanzo di Orwell continui ad adattarsi a noi. Nell’appendice, Orwell scrive di come sia prerogativa di ogni regime autoritario esprimere un vocabolario semplificato per impoverire il pensiero. E’ il destino del francoprovenzale in Valle d’Aosta. La ricchezza dei diversi idiomi sarà ridotta alla semplice traduzione fonetica: così capiscono tutti. Si tratta in realtà di una involuzione intellettuale che depaupera il lessico proprio come voleva il Grande Fratello. Perché il nostro Loran Vieren vuole divulgare questa strana creatura che a nessuno piacerà, ma che verrà digerita come tutto il resto?
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