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La cucina di New York: Manhattan Clam Chowder, vongole, gabbiani e ricordi

Da Lilimadeleine

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Quarta puntata de La Cucina di New York: avete mai sentito nominare la Manhattan Clam Chowder? Scommetto di no, almeno la maggior parte di voi.

Spesso (io per prima) ci dimentichiamo che New York è una città di mare.

E la sua tradizione gastronomica oltre alla cheesecake, i pretzel (o bretzel?), i cupcakes (nella Grande Mela c’è un distributore aperto 24 ore su 24), gli hot dog (un’istituzione per cui esistono regole ben precise da rispettare) e gli hamburger, è in parte costituita anche dai frutti di mare.

Come le vongole, o meglio, le clams, come le chiamano qui.

Non è un caso che la Manhattan Clam Chowder, ovvero la zuppa di vongole di Manhattan, un tempo si chiamasse Coney Island Clam Chowder. 

La sua storia riguarda anche noi, perché l’origine di questa zuppa è italiana (e se volete mangiarla buona, due sono gli indirizzi da conservare: Randazzo’s Clam Bar, 2017 Emmons Avenue, Brooklyn, 718-615-0010; Oyster Bar, Grand Central, 89 East 42nd Street, 212-490-6650).

Ma lascio che sia Lino a raccontarvi di vongole, gabbiani e del mare di New York un inverno di molti anni fa.

Manhattan-Clam-Chowder-Eat the love.com

Foto di: Eatthelove.com

Di Lino Vuotto – Questa storia mi sarebbe piaciuto raccontarla come potrebbe fare un pittore, come se stessi dipingendo, se ne fossi capace. Perché la sensazione avuta in quel momento era proprio quella di essere finito in un quadro.

Ci sono eventi nella vita di ognuno di noi in cui il tempo magicamente si ferma e così rimane fissato nella memoria. Quel giorno a Long Island, Jones Beach, la spiaggia d’inverno stava regalando uno dei suoi spettacoli migliori. La stanchezza del viaggio era un po’ smaltita e volevo fare respirare un po’ di mare a Paola, al suo primo viaggio in America. E il mare d’inverno sa essere un grande complice, nel suo fascino un po’ malinconico che Ruggeri ha saputo cantare come nessun altro.

Ma la fantasia del caso stava per portarci davanti qualcosa che non avevo mai visto. La sabbia sembrava costellata di grandi sassi a cui gli enormi gabbiani (stereotipo: in America è tutto più grande. Ma è vero, è così) davano sonore beccate. Ci avviciniamo. No, non sono sassi. Sono vongole. Sorry, clams.

Manhattan Clam Chowder Campbells

Clams grossa coma il palmo di una mano portate dalla mareggiata notturna. Quelle stesse che la sera prima nella cena della vigilia di Natale ci erano state servite gratinate oppure con un delizioso sughetto. Dovere tagliare il frutto con il coltello è stata un’esperienza incredibile per noi che qui le apprezziamo piccole e saporite. Fino alla sera prima però pensavo fossero un prodotto di laboratorio. Ora erano lì, ma lo spettacolo era solo all’inizio.

Clam e gabbiano
Il guscio è molto spesso e resistente ed ecco i gabbiani passare alla soluzione due: catturare la clam nel becco e alzarsi in volo. Qualche metro e lancio del vongolone a terra. Una, due, tre volte fino alla sua rottura e alla conquista del pasto. Con noi diversi jogger abituati allo spettacolo che tiravano oltre. Il mare andava e veniva con il suo tradizionale ed eterno movimento. Un mare d’inverno pieno solo della natura e dei suoi miracoli. E delle cose (più) grandi dell’America.

Ps: Il pittore non ha risparmiato nessun dettaglio, neanche l’enorme clam che ha sfiorato la testa di paola rischiando di mandarla al pronto soccorso…

Manhattan Clam Chowder – Ricetta

Ingredienti per 4 persone

  • 1 kg di vongole
  • 1 cipolla
  • 1 gambo di sedano
  • 3 spicchi d’aglio
  • 1 carota
  • basilico e timo fresco
  • 1 foglia di alloro
  • 1 grossa patata tagliata a dadini
  • 50 gr di pancetta
  • Pomodori pelati (una lattina piccola oppure due pomodori maturi)
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • Prezzemolo
  • Un pizzico di peperoncino
  • Brodo di vongole

Iniziate dal soffritto: tritate cipolla, aglio, sedano, carota e peperoncino e fate soffriggere qualche minuto in un tegame con l’olio evo.

Aggiungete anche la pancetta, il concentrato di pomodoro e le patate.

A parte, fate cuocere le vongole in una pentola con poco olio e uno spicchio d’aglio, tenendo da parte il brodo.

A questo punto, aggiungete il brodo filtrato al soffritto (se è troppo poco, eventualmente allungate con qualche bicchiere d’acqua) insieme ai pelati e alle erbe aromatiche, salate, pepate e fare cuocere a fuoco lento per almeno 10-15 minuti.

Spegnete, spolverate di prezzemolo tritato e servite fumante accompagnata da pane tostato.

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