C’è da divertirsi a sentire i commenti e le varie voci. E’ sempre così dopo una elezione politica o amministrativa che sia.
Dal sostanziale pareggio, al 4 a 1, dal “a parte Milano abbiamo vinto”, oppure “ha vinto un vecchio di 60 anni”, il PD ha perso, la sinistra non ha un leader.
Quest’ultimo è un passaparola che i berluscones, non fanno altro che urlare, trovandosi di fronte ad una inaspettata e davvero disastrosa sconfitta.
Dunque la sinistra non ha un leader. Dicono. Ma che c’è di così tanto esaltante ad avere un leader come Berlusconi che è un pupazzo che ha portato il nostro paese a credibilità zero, messo in ridicolo dal mondo intero? Che cosa c’è di tanto sublime in un leader legato alla mafia?
Io mi son fatta un’opinione diversa.
Di leader la sinistra ne ha, e si è visto in queste elezioni e ne ha anche il PD che è, il pilastro portante di questa sinistra.
Nessuno sembra capirlo. Ma un partito come il PD, unico nel paese che ha il coraggio di definirsi partito, ha inventato le primarie, un sistema che consente alla gente la scelta delle persone giuste, anche se la segreteria ne ha indicato altri.
Dove sta lo scandalo agitato da tanti, anche di sinistra?
Questa, delle primarie, è democrazia che viene dal basso.
Lo dico ai tanti denigratori del PD, è democrazia che fa scegliere il leader alla gente comune, alla gente che va a fare la spesa tutti i giorni, che studia, che porta i bambini a scuola e che va a ritirare la pensione alle Poste.
Una volta che le primarie hanno indicato una persona, questa persona viene supportata da tutta la sinistra, anche se non è del PD, perché si fanno primarie di coalizione, dove partecipano tutti i partiti della sinistra.
A Napoli, dove le primarie espresse dal partito sono andate male, per litigiosità, giustamente la gente ha scelto un’altra persona, che comunque è stata supportata anche dal PD.
La giustezza del metodo l’ha sostenuta anche i povero Bondi, che ha capito, che la gente è stanca dei vari personaggi imposti dal padrone del PDL e vorrebbe esprimersi, come fa la sinistra, con le primarie.
Se i partiti indicano personaggi non graditi, la gente ne sceglie altri, questo ci insegnano le primarie e questo debbono imparare i partiti seri.
Assistiamo in questi giorni al balletto di Berlusconi e dei suoi pochi fedelissimi, messo in scena per nominare un “segretario del PDL”. Un segretario che non era stato previsto nè concepito dal padrone del partito.
Ora si sente la necessità di avere un segretario, ma la nomina, come sempre, viene dall’alto, dal proprietario. Qualunque sia la persona scelta dovrà comunque obbedire. Nel PDL nessuno sceglie, ma tutto viene imposto.
C’è una bella differenza!