Bi: Non lo so. Non me lo spiego. Eppure, spesso, fa la differenza.
Aa: La fa eccome. Accidenti se la fa. E’ incredibile. Ma sarà così solo per noi?
Bi: Forse si, non ne sono sicura. E’ però vero che altre volte, la stessa differenza, lo fa altro, ma in negativo.
Aa: Che rabbia che mi fa, quando succede, ma è così. Che rabbia quando non ci ricordiamo del nostro fare l’amore, tutto speciale.
Bi: Fa stare male anche me.
Aa: Non è che siamo noi a tendere verso questo? Cioè a complicarci troppo la vita in base alle nostre insicurezze, incertezze e magari instabilità?
Bi: Probabilmente sì. Comunque è difficile dirlo. Io non so dove andremo noi due o quando smetteremo di andare. Non so nulla, ma ti amo.
Aa: Ti amo anche io. Però… questi pensieri però mi danno una certa tristezza.
Bi: Anche a me. Non sai quanto.
Aa: Non ci resta che incrociare le dita.
Bi: Credo di si.
Aa: Tu che bevi?
Bi: Una birra?
Aa: Ok. Due birre!
(Un dialogo rubato in un caffè: Tre clienti, due persone, una mattina di giugno. Ed il mare che sapeva ascoltare)