Magazine Diario personale

La Diga

Da Gloutchov

La Diga Villa Guastavillani (qui e qui). Di questo luogo, in cui andavo in gita con la scuola, ho due ricordi particolarmente chiari. I sotterranei, lugubri e inquietanti, un tempo rifugio antiaereo, e la Diga.
La Diga era un'opera mastodontica frutto delle nostre geniali menti di bambino. Una sorta di canale artificiale scavato in una zona scoscesa dei terreni circostanti il giardino della villa. Lungo il percorso di questo canale erano state disposte diverse chiuse, ognuna veniva manovrata da uno di noi. Non ricordo più come facemmo a portare l'acqua al canale, forse usavamo un tubo da irrigazione, forse la portavamo con delle caraffe prese a prestito dalla mensa. L'importante è che, una volta fatta scorrere l'acqua nel canale, era necessario sincronizzarci tutti in modo tale da aprire le chiuse solo al momento in cui i bacini di raccolta avevano raggiunto la loro portata massima. Un gioco semplice, che ci coinvolgeva, tanto che di anno in anno, pur crescendo, la Diga era il nostro primo pensiero. Ci sarà ancora? Funzionerà? Potremo giocarci?

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